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Una trappola perfetta
Siamo a Parigi e Maigret è chiamato a indagare su una serie di misteriosi morti: negli ultimi sei mesi sono state uccise ben cinque donne da un omicida che ne ha lacerato i corpi e gli indumenti ma senza mai stuprarle. Per ogni vittima il modus operandi è il medesimo; eppure, non sembra esservi nessun collegamento fra loro. Ogni tentativo per risolvere il caso è stato esperito ma non sembrano esserci possibilità per venirne a capo. Poi, il bottone. Un bottone che siglerà la svolta e che porterà a una risoluzione del caso.
«Gli individui come quello che state cercando sono spinti, a loro stessa insaputa, dal bisogno di farsi prendere. Si tratta anche in questo caso di una forma di orgoglio. Non sopportano l’idea che la gente attorno a loro continui a considerarli come degli esseri comuni. Devono poter gridare al mondo quello che hanno fatto, quello di cui sono stati capaci.»
“La trappola di Maigret” è un giallo molto interessante, perfettamente lineare dal punto di vista della trama e dell’intreccio narrativo nonché elaborato dal punto di vista stilistico e dei dialoghi e di caratterizzazione dei personaggi. Ho ravvisato in questo testo molti tratti comuni di Simenon quali, ad esempio, il ruolo femminile in tutte le sue peculiarità. Forse un poco rapida la conclusione e la risoluzione dell’enigma ma in ogni caso titolo piacevole e con il quale trascorrere diverse ore in ottima compagnia.
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