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VUOTI DI MEMORIA INGANNEVOLI
Thriller non thriller al sapore di un giallo che si legge tranquillamente poiché lo stile della scrittura appare molto fluido,semplice e comprensibile ma lo stato d’animo che genera non corrisponde perfettamente al genere di romanzo a cui appartiene. Tiene comunque il lettore con il fiato sospeso sino alla fine, incuriosendolo. Come in qualunque romanzo thriller che si rispetti, tutto gira intorno ad un omicidio: nel boschetto di fronte alla casa di Dexter è stato ritrovato il corpo di una ragazza di sedici anni di nome Jessica. Dexter è un alcolizzato con problemi di memoria e, per quanto lui ne può sapere, potrebbe essere stato lui stesso l’assassino. Deciso a scoprire chi è stato e per quale motivo l’ha uccisa,cercando in tutti i modi di escludere se stesso dai principali indiziati, Dexter incomincia a instaurare un rapporto intimo con l’anima di Jessica: lei lo ascolta mentre si confida, lo abbraccia calorosamente nell'innocenza della sua età e addirittura lo sprona alla vendetta in certi casi. Persino uno come lui capisce che sta impazzendo sino a perdere completamente il controllo di se stesso e commettere delle ingiustizie.
Il finale chiarisce tutti i dubbi.
E’ un buono spunto se si vuole comprendere il funzionamento della mente umana con particolare attenzione ai vuoti di memoria e alla frustrazione che la consapevolezza di ciò crea nella persona che ne è affetta. Compiere un’azione e non ricordarla è senza dubbio una faccenda frustrante, in particolare se è un omicidio.
La mente inganna,certe volte.
Libro consigliato a chi è amante delle storie contornate da mistero,omicidi,colpevoli da smascherare ma non consigliato a chi ama il genere thriller.