Dettagli Recensione
Divide et impera
Messaggio numero uno: Abbiamo le vostre bambine.
Messaggio numero due: Cominciamo a giocare.
Messaggio numero tre :
Non sta lasciando qualcosa, sta raggiungendo qualcuno.
Avvolta da un tepore che le scioglie i muscoli contratti da tredici mesi, si sente leggera perchè è giunto il momento. Si immerge nella vasca colma, recidere verticalmente. Accanto a lei non un telefono qualunque, quel telefono. Il sonoro di un messaggio, non da un telefono qualunque, da quel telefono.
Urlano, urlano entrambe. Non sono urla di dolore, sono urla di terrore.
Di romanzi che trattino il rapimento di bambini è pieno il mondo, questo potrebbe rendere titubante anche il lettore più fiducioso. Aggiungiamo che Angela Marsons pubblica sempre edizioni economicissime e l'assioma "ciò che costa poco vale poco" potrebbe ancora di più distogliere dall'intento. Invece, il thriller è fluido e ben scritto e dall'incipit assai comune si ramifica in più direzioni, tutte egualmente accattivanti e ben tornite dai colpi di scena. Personaggi perfettamente ricalcati e dal buon taglio psicologico, risvolti commoventi accompagnano il lettore tra le braccia di un'autrice sensibile, che non pensa solo a strabiliare con un poliziesco ma anche ad esporre il profilo umano dei suoi attori. Se poi il clichè vuole l'umorismo inglese nel tono Pantone numero 27 Grigio Tamigi, Marsons sfata il mito perchè il racconto non manca di un pregevole sense of humor.
A noi piace lavorare per liberare ostaggi e per demolire assiomi : Allelujah Allelujah, sia lode ai suoi libri poco costosi, io da un Angela Marsons non sono mai e poi mai stata delusa.