Dettagli Recensione
HARD BOILED PER TUTTI
Raymond Chandler è considerato uno dei promotori del genere hard boiled, oppure pulp, cioè racconti tra il giallo e poliziesco ambientate negli Stati Uniti, storie per veri duri.
I romanzi in questione venivano pubblicati in una rivista chiamata Black Mask attorno gli anni venti/trenta del secolo scorso, e pubblicizzavano vari autori tra cui appunto Chandler.
Detto questo l’autore, prendendo liberamente spunto da Dashiell Hammett, colui che praticamente ha creato il genere pulp (come ammette lui stesso), crea il personaggio di Philip Marlowe che a mio parere è davvero geniale.
In effetti si potrebbe dire che il romanzo non sia tanto la trama ma il protagonista, questo detective dall’impermeabile lungo, dalla mente acuta e dall’intuito speciale.
È un uomo piacente ma è il cervello che fa la differenza, i dialoghi di Marlowe così pungenti e d’effetto sono una vera chicca per noi lettori, abituati ai gialli moderni più d’azione e di suspance.
La storia è intricata ma la soluzione non tarderà ad arrivare per il protagonista, che rimane deluso per l’ennesima volta dall’uomo, dalla ricchezza che corrompe le cose... deve fare i conti con una città sporca e con la gente che la vive.
Dopo aver letto numerosi thriller di oggi penso che molti abbiano preso largamente spunto dai noir di ieri.
C’è chi riesce a fare un buon lavoro e chi no ma a mio parere personaggi come Marlowe sono inimitabili.