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L'enigma della camera 622
 
L'enigma della camera 622 2020-07-12 17:46:40 ANDREA TRAVERSO
Voto medio 
 
2.0
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
Opinione inserita da ANDREA TRAVERSO    12 Luglio, 2020

INVITO IN BANCA CON DELITTO

Nella recensione di un libro distinguerei due aspetti: da una parte la trama e dall'altra lo stile narrativo. A volte i due elementi sono sinergici e si integrano positivamente, in altri casi uno prevale sull'altro e nei risultati più sfortunati l'uno è scadente e l'altro è ancor peggio. Questo nuovo romanzo di Dicker propone come al solito una storia lunga e articolata che si sviluppa lungo un tomo enciclopedico. Originale e intrigante dirà qualcuno, bizzarra e inverosimile sentenzieranno altri ma bisogna ammettere che all'Autore è consentito comunque proporre il frutto delle fantasie che gli affiorano alla mente - la cosiddetta ispirazione - fino a quando però il quadro non venga ad assumere tinte troppo grossolane e grottesche. Il fatto che, ad esempio, Dicker vada addirittura a pescare nel repertorio di Diabolik per far tornare i suoi conti suscita una certa perplessità e poi strappa addirittura una risata proprio nel culmine di un disvelamento di un mistero. Se al "Re del crimine" dei fumetti era volentieri concesso qualsiasi trucco per cavarsela sempre, sarebbe meglio che in un romanzo con pretese di successo questi espedienti non venissero propinati al lettore. Quanto all'altro tema dello stile narrativo si conferma quanto già osservato in precedenti recensioni. l'Autore disegna personaggi senza spessore, che comunicano tra loro con dialoghi spesso stucchevoli e che non creano particolari suggestioni nel lettore il quale percepisce solo l'iperbole ovunque: il banchiere più ricco, la donne più affascinante e più contesa, la villa più incantevole, l'hotel più lussuoso con la suite più costosa. Quindi se la trama non troverebbe purtroppo unanimi consensi e plausi, anche l'aspetto stilistico lascia spesso a desiderare soprattutto nei dialoghi dei personaggi (si pensi alla nobildonna decaduta e al suo rapporto con le figlie) e al loro disegno interiore che si presta a repentini capovolgimenti di sentimenti ed emozioni come quando un ricco banchiere appena lasciato dalla moglie scopre all'improvviso il suo grande amore per la cameriera e i due diventano subito una meravigliosa coppia come se ci fosse una rivisitazione di Cenerentola. Per mitigare comunque la benevola severità della recensione è doveroso riconoscere che, nonostante i limiti, la lettura del libro è scorrevole e fluida per cui anche i frequenti salti temporali non procurano fastidiosi disorientamenti.

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