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Psicologia forense : gli inglesi non accoltellano
Basta il nome Orient-Express per riempire le pagine con quel suo fascino perduto di lusso e leggenda. Poco importa che la piu’ famosa giallista del mondo collochi la vicenda su un treno omonimo ma successivo, noi viviamo di associazioni logiche e quando si dice Orient Express la mente vaga verso il mito, e mito sia.
Da Istanbul a Calais, il vagone di prima classe procede tra bottiglie di Evian e pranzi rinomati nell’elegante ristorante, dodici persone ed il controllore. Una tempesta di neve ed un freddo glaciale bloccano il convoglio, isolando tutti i suoi ospiti.
Il ricco signor Ratchett si sente minacciato, pagherebbe qualsiasi cifra per la protezione del celebre Poirot; “Voglia perdonare l’insolenza, ma la sua faccia non mi piace, Monsieur Ratchett”, è la caustica risposta di chi può permettersi il privilegio di scegliere.
Personaggi ben delineati e giallo perfettamente strutturato, io non trovo la minima sbavatura in questo elegante lavoro della Christie. Affascinante come in un contesto così statico e limitato, l’autrice mantenga sempre accesa l’attenzione del lettore e accattivante l’evolversi dell’indagine.
Bellissimo l’epilogo, se l’assassinio sull’Orient Express gode di tanta fama, un motivo sicuramente c’è.
Pietra miliare, da collezionare.