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thriller alla "Grisham"
Alla morte del padre Talcott Garland si trova coinvolto in un intrico che vede coinvolti proprio tutti i poteri americani. Da potenti esponenti della malavita, a importanti avvocati, fino all'FBI e la CIA: tutti sembrano prendere coscienza della sua esistenza. In realtà non si interessano tanto di lui che in fondo è solo un docente universitario di un piccolo campus americano, quanto di notizie di cui dovrebbe essere in possesso. Tutti ritengono che Talcott conosca le "disposizioni" lasciate da suo padre: un ex giudice salito agli onori della cronaca parecchi anni prima per uno scandalo legato alla sua candidatura a giudice della corte Suprema. Nessuno gli vuole rivelare a che cosa si riferirebbero queste informazioni, ma tutti ritengono che siano molto pericolose e sono pronti a tutto per entrarne in possesso prima degli altri. Di contorno a questa vicenda entriamo anche nella vita familiare di Talcott: le difficoltà con la moglie alle prese con une relazione extraconiugale, i rapporti tesi con il fratello e la sorella. ma anche le gli intrighi nell'ambiente di lavoro di lui e la combattuta candidatura a giudice di lei.
Il libro è piuttosto lungo e molto complesso da seguire, ma credo che meriti l'impegno nel portarlo a termine. Dentro c'è molto: personaggi interessanti e credibili capaci di creare empatia o antipatia, orrore o pietà. Il romanzo ci mostra inoltre una bell'affresco dell'ambiente legale e universitario americano. Bella e ben costruita anche la trama: fitta di avvenimenti e di personaggi, ma comunque sempre sotto controllo. Bravo Stephen Carter anche nel non lasciarsi tentare da un facile finale di quelli tutti felici e contenti.