Dettagli Recensione
Presente distopico
Quale libro migliore da leggere se non l’uomo in fuga in questo periodo dove siamo tutti costretti a casa?!
Per evadere un po’ da questa realtà ho deciso di leggere questo libro di circa 200 pagine che contiene molti argomenti di cui parlare.
Ci troviamo in un presente distopico, dove c’è molta povertà e le classi sociali sono ben suddivise tra loro. Siamo nel 2020 e la Tri-vu per deliziare il suo pubblico ha molti giochi a premi, tra i quali il macinadollari e l’uomo in fuga.
Il nostro protagonista Richards, per aiutare la figlia malata e la moglie, decide di presentarsi al Games Building per partecipare a un gioco a premi.
I concorrenti vengono sottoposti a scrupolosi esami medici e test psicologici e solo pochi di questi vengono ritenuti idonei per i giochi.
Richards viene selezionato per il gioco “uomo in fuga”. Da qui inizia il suo incubo dove dovrà scappare da tutti perché tutti possono denunciarlo. Se verrà trovato verrà giustiziato. Per ogni ora in cui riuscirà a sopravvivere intascherà un maggiore numero di nuovi dollari.
C’è di più oltre all’uomo in fuga, qui stephen King ci vuole trasportare in un mondo inquinato, dove è meglio guardare la Tri-vu così che il governo possa inculcarti ciò che vuole, mentre i libri vengono considerati come materiale per anticonformisti.
Mi ha ricordato un po’ “la lunga marcia” sempre di Stephen King, i protagonisti non sono nè eroi nè antieroi, solo che nell’ “uomo in fuga” non ti aspetteresti mai nessuno degli eventi e quindi sei costretto a divorare il libro fino al finale.
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