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Libro fantastico!
Avevo acquistato questo libro appena uscì, allettata dalla trama che, ai tempi, era per me una garanzia di buona lettura – leggendo quasi solo thriller. Poi, complici altre uscite e una sostanziale variazione di genere nelle mie abitudini letterarie, l’ho lasciato lì a languire nelle ultimi scaffali virtuali della mia libreria. Complice la messa in onda della serie di Sky con protagonista Patrick Dempsey, ho deciso di riprenderlo in mano e…
Eureka! Vedete da voi, appena qui sopra il mio voto a questo libro: un bel 10 pieno. Senza se e zenza ma. Questo libro, che poi sarebbe il secondo scritto dal giovane autore, ma pubblicato per primo in Italia, è un vero capolavoro del genere thriller.
Racconta una storia divisa su due piani temporali, il 1975 quando accadono i fatti che porteranno allo sviluppo della storia e il 2008, durante l’estate che precede le elezioni americane dove trionferà Barack Obama. Racconta di una ragazza di quindici anni, Nola Kellergan, che sparisce nel nulla una giornata di fine estate. E come sempre in questi casi, niente è come sembra ad un primo sguardo. Harry Quebert, il – chiamiamolo secondo protagonista di questo libro è un grandissimo scrittore americano che viene accusato di aver ucciso e seppellito la povera Nola, che proprio nel 2008 viene ritrovata nel giardino della sua villa ad Aurora. Il vero protagonista della storia è lo scrittore, amico fraterno di Quebert, Marcus Goldman, che in grossa crisi creativa, troverà lo spunto per un libro bestseller mondiale proprio da questo “caso”.
In questo libro, mentre si cerca di capire chi possa essere l’assassino della povera Nola, si parla di molte altre cose, a parte la storia thrilling abbiamo l’amicizia, l’amore tragico e impossibile, l’amore che non arriva, la voglia di riscatto, le bugie per coprire sordidi dettagli della vita della provincia americana – trasposta in qualunque provincia del mondo, la voglia di sembrare quello che non si è, la facciata che si tenta di mantenere quando abbiamo fatto credere di noi una cosa che non esiste. È un libro completo sotto tutti i punti di vista.
La scrittura di Dicker è così ritmata e veloce che un tomo di quasi 850 pagine si legge tutto d’un fiato, quasi senza accorgersi di girare pagine su pagine, perché vuoi capire cosa sta succedendo e non riesci a fermarti. Una scrittura davvero coinvolgente. Un finale che promette di tutto e di più, nelle ultime pagine infatti si dipana la verità, pagina per pagina, lasciando a bocca aperta, proprio come un buon thriller deve saper fare. E il finale, credo non sia così semplice da indovinare e vi sfido a dire: “l’avevo capito!”.
Joël Dicker ha scritto altri libri, che, sulla fiducia, ho comprato nel medesimo modo di questo, appena usciti. Li leggeró nei prossimi mesi e vi saprò dire se questo autore entrerà di diritto tra i miei scrittori preferiti assieme a Follett, Cooper, Pennac, Coe, Ferrante, Schätzing, Malzieu ecc.