Dettagli Recensione
UN THRILLER PER PASSARE IL TEMPO
Non so se sono io che dopo aver letto molti gialli e thriller non mi stupisco più di niente, non so se è invece il romanzo Ragdoll che non mi ha particolarmente colpito, ma devo dire che a lettura terminata non trovo molto da dire.
Sicuramente è un thriller ben strutturato: c'è la parte motivazionale, quella psicologica e qualche mistero ingarbugliato ma non posso dire che questo romanzo mi abbia catturata e incuriosita particolarmente.
Un poliziotto, Wolf (anche il nome l'ho già ritrovato in altri thriller, che sia parte anche questo del mio giudizio?) ha vissuto la caccia a un killer che bruciava giovani ragazzine; fattosi prendere dall'indagine aldilà del consueto, nel corso del processo una combinazione tra corruzione, giornalismo e burocrazia scagiona l'imputato con grande disappunto del detective che cerca di uccidere l'assassino.
Wolf viene rinchiuso in una clinica psichiatrica per un lungo periodo per poi rientrare in servizio e scontrarsi con un nuovo killer, quindi una nuova caccia ad uno spietato omicida che si diverte a mutilare i cadaveri e cucirli insieme in quelle che sembrano delle bambole di membra.
Una lista di future vittime viene quasi allegata alla ragdoll e Wolf si ritrova nuovamente preso al 100% in un caso apparentemente senza soluzione..faustiano.
Nel svilupparsi delle indagini ci sono alcuni flashback del periodo nella clinica per malati di mente, all'inizio quasi senza senso ma poi legati intrinsecamente al presente.
Colleghi, vittime e comparse sono gli altri personaggi del romanzo che, come il protagonista Wolf, non mi hanno coinvolto molto.
Quello che posso dire è che la trama è un po' banale ma il finale, che non mi è piaciuto, è diverso dal solito, forse perchè altamente improbabile e quasi fantascientifico..
Non è un thriller che boccerei ma nemmeno uno di quelli che mi ha conquistata.
Forse appunto come dicevo inizialmente dopo aver letto molti romanzi del genere solo alcuni capolavori possono ancora stupire il lettore...
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