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I VAMPIRI PRIMA
Ho letto intervista col vampiro moltissimi anni fa dopo aver visto la trasposizione cinematografica (del 1994). Il film mi era piaciuto moltissimo e dopo aver letto il romanzo (credo fosse circa 10 anni fa) è uno dei pochi che considero all'altezza del libro.
I protagonisti sono dei vampiri ma non quelli a cui siamo abituati oggi, quelli delle storie d'amore belli e impossibili, ma dei veri ex uomini diventati mostri che si nutrono di sangue.
La voce narrante è quella di Luis, un vampiro che rifugge la sua condizione, causata dal morso dell'altro personaggio principale, Lestat.
Luis era un uomo afflitto e depresso e Lestat decide di convertirlo ad una nuova vita, piena di libertà e bellezza come lui la descrive. In realtà Luis vede solo il male con cui è costretto a convivere, il dover uccidere altre persone per nutrirsi, la paura da parte della gente comune.
Lestat cerca di legare a sé Luis convertendo una bellissima bambina che tratteranno come loro figlia, finchè quest'ultima non si ribella al suo creatore perchè condannata ad una vita di eterna forma infantile senza la possibilità di diventare una donna.
La bambina e Luis fuggiranno da Lestat a Parigi dove incontreranno nuovi vampiri simili a loro ma che conducono una vita particolare, un po' nascosti alla gente comune ma osano rivelarsi attraverso scene teatrali in cui in realtà si nutrono davanti ad un pubblico inconsapevole..
Lestat è terrorizzato dallo scorrere del tempo, soprattutto dall'evoluzione della tecnologia perché la sente come minaccia al regno misterioso dei vampiri.
La conclusione della vita di Lestat si palesa davanti agli occhi di Luis che decide di non voler fare la stessa fine del suo creatore.
Come veniamo a conoscenza di tutta la vita di Luis? Un giornalista si presenta dal nostro protagonista avendo scoperto la sua vera natura e gli chiede di narrare la sua storia per il suo giornale. Ma sarà solo curiosità da reporter o c'è dell'altro sotto?
A voi scoprirlo.
Uno dei migliori romanzi vampireschi che esista, ve lo consiglio!
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Quando lessi "Intervista col Vampiro" (e la serie di romanzi che lo seguì) quella della Rice era considerata la visione dirompente ed eversiva, dopo che per oltre un secolo e mezzo ci erano stati descritti dalla nostra prospettiva di umani, come mostri brutali alla Nosferatu o alla Dracula.
La Rice ha aperto un'epoca in cui la realtà viene vista dalla parte del diverso e col fascino che questo nuovo punto di osservazione trasmette.