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IL SECONDO CASO DELLE SORELLE MITFORD
"Morte di un giovane di belle speranze" di Jessica Fellowes è il secondo romanzo dedicata ai delitti Mitford, se nel primo libro al centro della storia c'era Nancy, la sorella maggiore delle Mitford, qui incontriamo Pamela.
Siamo nel 1925, Nancy cerca di inserirsi nei circoli giusti e di fare amicizia con le persone più in vista nella buona società inglese, il suo obiettivo sarà quello di invitarle alla festa di compleanno della sorella.
"La gente giusta sapeva di essere il cuore palpitante di ogni trattenimento e sapeva che la sua luce pulsante gettava nell'oscurità tutti gli altri. Era il compleanno di Pamela, ma Nancy intendeva appropriarsi della festa."
Conosciamo Pamela, una ragazza più timida e introversa di Nancy, che non riesce a conformarsi all'ambiente e alle regole che il suo status le impone, lei preferisce rimanere in disparte.
Ritroviamo anche Louisa Cannon, che continua a lavorare per i Mitford anche se ha dei dubbi sul suo futuro infatti ha già ventitré anni e dovrebbe essere già sposata e con dei figli.
Come ci viene indicato nel titolo, al centro della storia c'è l'assassinio di Adrian Curtis, giovane rampollo inglese, scapolo molto ambito nell'ambiente.
Durante una caccia al tesoro nella magione dei Mitford, Ashtall Manor, viene ritrovato il corpo del giovane e accanto a lui c'è Dulcie, la cameriera personale di Charlotte, sorella di Adrian.
I sospetti dei detective ricadono subito su Dulcie, ma Louisa Cannon vuole trovare la verità perché non crede alla colpevolezza della ragazza.
"I primi sospetti cadono sempre su noi serve."
Si scoprirà che la cameriera di Charlotte, appartiene alla banda delle Quaranta Ladrone, un gruppo di donne veramente esistite che hanno commesso molti furti tra il 1870 e il 1930.
Louisa però non ci sta e vuole scoprire la verità e chiederà aiuto ad un vecchio amico Guy Sullivan...
Al centro di ogni libro della Fellowes c'è sicuramente la figura di Louisa, è lei la cameriera, la confidente, l'amica ma anche la complice delle sorelle Mitford, è lei la vera protagonista.
Abbiamo già conosciuto come Louisa sia una donna forte, deve molto ai Mitford l'hanno salvata da un destino crudele e le hanno dato una possibilità.
Nonostante il titolo riporti ad una morte, questo secondo libro in gran parte ha al centro le Quaranta Ladrone, anche conosciute come " The Forty Elephants", una banda di ladre capeggiata da Alice Diamond, una donna che si veste in maniera elegante e che indossa moltissimi anelli di diamante.
La polizia di Londra è sulle tracce di Alice e della sua banda e anche Guy la vorrebbe trovare, ma non è così facile catturarla come si pensa.
Le Quaranta Ladrone hanno l'appoggio degli Elephants, una terribile banda di ladri e di una serie di altre persone che le coprono.
Il testo è sempre molto scorrevole e la storia ci fa entrare nei ruggenti anni '20, dove le donne stanno iniziando a far sentire la propria voce.
La figura di Louisa è interessante perché lei è una serva; è raro trovate una protagonista del popolo in primo piano e capiamo come si sente ogni volta che viene messa da parte perché, anche se lavora per i Mitford, non fa parte della famiglia e non sarà mai considerata come amica dalle sorelle.
Un piccolo appunto su questo libro è che l'autrice si è soffermata di più sulla figura delle Quarante Ladrone che su Adrian Curtis e la sua morte.
L'autrice è brava però, a mischiare con suspense, degli eventi e dei personaggi reali con altri di pura fantasia e ogni suo libro è uno spunto per leggere qualcos'altro, per scoprire cose nuove.
Nonostante c'è chi la paragoni ad Agatha Christie credo che questo parallelismo sia alquanto forzato, anche se la Fellowes, secondo me, ha una buona penna e crea delle storie interessanti.
Per concludere direi: a volte la verità è più banale di quello che sembra.