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legal connelly
Se non avessi visto la copertina e non conoscessi già Bosch avrei potuto confondere questo libro per un di quelli di Grisham. Pur con uno stile e con una ambientazione diversa, infatti si tratta di un libro che ci fa entrare nell’ambiente giudiziario americano puntando soprattutto su magie legali e strategie avvocatesche. Il famoso detective uscito dalla penna di Connelly invece qui è poco più di una comparsa. Ingombrante, sempre pronto all’azione, sempre dalla parte giusta, ma questa volta pronto a il passo a un altro personaggio. Mickey Haller è un avvocato abile, ma che ha dovuto subire un brusco arresto nella sua carriera e un rallentamento per quel che riguarda la sua vita. La morte di un suo collega e amico, lo getto all’improvviso nuovamente nella mischia. Diventa infatti “l’erede” dei clienti dell’amico e si trova da subito a lavorare ai livelli più alti. La storia si presenta come un legal thriller dove veniamo presi per mano da Haller che ci spiega che cosa succede in un’aula di tribunale americano, ci fornisce le prove, ci fa ascoltare le testimonianze, inoltre ci mette a parte di tutti i traffici sottobanco per influenzare la giuria, per portare dalla propria il giudice e per abbindolare la controparte. Due sono le storie che ci vengono raccontate in parallelo: la morte dell’amico di Haller, che in realtà è un assassinio su cui indaga il detective Bosch e la storia del principale cliente che l’avvocato ha ereditato. Ho trovato questo romanzo abbastanza coinvolgente, semplice di seguire, ma ricco di dettagli sui protagonisti e denso di avvenimenti. Solo il finale mi è sembrato un po’ troppo frettoloso. Quasi buttato lì tanto per farla finita.