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La ragazza che giocava con il fuoco
 
La ragazza che giocava con il fuoco 2020-01-08 17:28:24 Laura V.
Voto medio 
 
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Stile 
 
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Laura V. Opinione inserita da Laura V.    08 Gennaio, 2020
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La donna che odia gli uomini che odiano le donne

Leggere il secondo volume di Millennium, a distanza di oltre due anni dalla lettura del primo, è stato come ritrovarmi all'improvviso tra vecchi amici senza che niente, o quasi, fosse cambiato. Mikael Blomkvist, Lisbeth Salander e diversi altri noti personaggi stavano lì, pronti a riprendere da dove li si aveva lasciati.
Non si fa fatica a immergersi di nuovo, seppur dopo tanto tempo, nelle atmosfere nordiche così magistralmente descritte dalla genialissima penna del compianto scrittore svedese Stieg Larsson ed è difficile affermare se sia più bello il primo o questo secondo libro della trilogia, di certo diversi per il tipo di trama, ma accomunati da uno stile narrativo a dir poco magnetico capace di tenere spesso il lettore letteralmente incollato alle pagine.
A differenza di “Uomini che odiano le donne”, “La ragazza che giocava con il fuoco”, arricchito anche dall'entrata in scena via via di nuovi volti, è del tutto incentrato sul personaggio di Lisbeth Salander, la giovane donna che odia gli uomini che odiano le donne. Un'eroina dei nostri tempi che trascina con sé un dolore profondo e una vicenda personale alquanto raccapricciante, segnata da un'ingiustizia che non potrà mai avere fino in fondo giustizia, e non soltanto per gli omicidi di cui lei viene inizialmente accusata. Tra queste pagine si ripercorre un dramma che sa dell'incredibile, mentre si consolida a poco a poco l'immagine di una delle forse meglio riuscite figure della letteratura contemporanea. Nemmeno Mikael Blomkvist, per quanto riuscitissimo anche il suo personaggio, può competere con una Lisbeth forte e tenace che nasconde nella solitudine del cuore le proprie fragilità.
Una corposa lettura che non può prescindere da quella del primo tomo e che, già alla frase di chiusura, reclama impazientemente quella del terzo e ultimo ancor più voluminoso capitolo di Millennium!

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
... "Uomini che odiano le donne" di Stieg Larsson.
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Commenti

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siti
08 Gennaio, 2020
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Che sorpresa questa tua lettura, devo ammettere di avere forti pregiudizi su questa trilogia dettati in parte dal titolo del primo volume.
Ciao Laura, complimenti per la recensione.
Ho amato molto la trilogia di Larsson, è un vero peccato che non sia vissuto abbastanza a lungo da completare la serie, che nella concezione originale doveva essere formata da 10 romanzi.
Il mio preferito, con scarto ridotto sugli altri due, è il primo. Da cui è stato tratto un ottimo film di David Fincher, con Daniel Craig e Rooney Mara candidata al premio Oscar per il ruolo di Lisbeth. Te ne consiglio la visione.
Invece i libri dell'erede, David Lagercratz, sono buoni romanzi ma non paragonabili ai tre precedenti.
Rollo Tommasi
09 Gennaio, 2020
Ultimo aggiornamento:
09 Gennaio, 2020
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Recensione che spiega molto bene questo secondo capitolo della trilogia.
Ma resto per il primo: è concepito come un buon giallo, e la traccia della violenza sulle donne non è affatto trattata in modo banale.
Il secondo e il terzo volume, per quanto meritevoli, mi sembrano figli dell'interesse suscitato dal primo (che forse neanche Larsson si aspettava: pare che, quando ha messo meno al secondo libro della trilogia, avesse già iniziato a scrivere altro).
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Laura V.
09 Gennaio, 2020
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Laura, mi ero sorpresa anch'io oltre due anni fa, quando avevo iniziato a leggere il primo volume. Non sono un'appassionata di gialli, thriller, polizieschi, etc. Però, non so, la scrittura di Larsson e anche il tipo di trama mi avevano conquistato alla grande. All'epoca, non dormivo la notte per continuare a leggere il libro, non riuscivo a staccarmene. E ora con questo secondo volume è successo in parte lo stesso. Il titolo del primo volume non poteva essere più azzeccato: dietro c'è una storia verosimile che mi aveva dato modo di approfondire l'argomento della violenza sulle donne nei Paesi nordici, dove, incredibilmente, il tasso di violenza appunto è altissimo, non sono mica messi meglio di noi, nonostante lassù la donna sia davvero molto più emancipata rispetto a noi.
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Laura V.
09 Gennaio, 2020
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Ciao, Iacopo, e grazie! Hai ragione: un vero peccato che Larsson sia morto anzitempo, proprio al culmine del successo! Chissà quanto altro avrebb scritto! Il seguito firmato da Lagercratz non lo leggerò, almeno per il momento. Non ho mai visto il film, solo il trailer di Uomini che odiano le donne... Dovrò provvedere! Ma ci sono anche i film tratti dagli altri due volumi? :)
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siti
09 Gennaio, 2020
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E chi l'avrebbe mai detto..
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Laura V.
09 Gennaio, 2020
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Grazie, Rollo! Perfettamente d'accordo con te: il tema della violenza sulle donne, vera e propria piaga anche lassù al Nord, contrariamente a quanto si potrebbe credere, è stato affrontato magnificamente. E qualcosa ritorna anche in questo secondo volume (la tesi di Mia e l'inchiesta del suo compagno sulla prostituzione in Svezia). A breve, inizierò la lettura del terzo volume, così mi farò un'idea completa di questa trilogia! :)
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Vita93
09 Gennaio, 2020
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In Svezia hanno girato in rapida successione tutti e tre i film della trilogia, nel 2009.
Sono film buoni, sufficienti, ma a mio avviso un po' piatti e carenti sul piano psicologico.
Il film di Fincher invece, tratto dal primo libro, è del 2011 e ne consiglio la visione perchè è davvero un ottimo lungometraggio, da parte di un grande regista e con bravi attori.
Ricordo ancora i titoli di testa disturbanti e ipnotici, marchio di fabbrica di Fincher, sulle note di un rifacimento di "Immigrant song" dei Led Zeppelin.
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Rollo Tommasi
10 Gennaio, 2020
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Il terzo volume è a lettura "obbligata", Laura, perchè il primo può essere considerato un libro a sé, mentre gli altri due no. Buona lettura!
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Laura V.
13 Gennaio, 2020
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Grazie, Iacopo! :)
11 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2

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