Dettagli Recensione
Un “fantagiallo”
Storia di un ragno assassino meglio di un assassino che si serve di un ragno.
La storia si svolge a Parigi e in altre città francesi tra cui Nîmes dove tre anziani vengono uccisi dal morso di un ragno (la reclusa appunto).
Adamsberg, commissario del XIII arrondissement parigino, pur non avendo nessuna competenza territoriale sul caso, indaga insieme alla sua squadra ( o meglio parte di essa perché non tutti vogliono seguirlo).
Nella vicenda si intrecciano storie di abusi, violenze sessuali, una banda giovanile di delinquenti che agiva decenni prima ma le cui azioni si ripercuoteranno , ovviamente, sul caso.
Ho trovato il romanzo ben scritto, ma in molti aspetti poco plausibile, un po’ troppo forzato. Sarà un mio limite, ma non amo i romanzi gialli che mancano di logica, ad esempio per più di metà del libro si ragiona sul fatto che il morso di un solo ragno non sarebbe sufficiente ad uccidere un uomo ma servirebbe il veleno di una quarantina di esemplari senza però valutare se i morti avessero uno o più morsi (solo più avanti si scoprirà) o senza prendere in considerazione l’ Ipotesi di fare analisi in merito al tipo di veleno in questione, ci si limita in un paragrafo ad avere un colloquio con un esperto che in base alla sua esperienza esclude mutazioni genetiche del ragno e del suo veleno, ma anche qui niente di scientifico.
Questo è solo un esempio, ne ho trovati moltissimi altri che non rivelerò per non dare anticipazioni sulla trama ma che nel complesso mi lasciano un senso di delusione e che mi fanno pensare che il lettore non sempre “abbocca” alla storia così come gli viene raccontata ma qualche volta riflette e si fa delle domande.
Alla fine il romanzo lascia un senso di tristezza perché affronta argomenti molto delicati, difficili come violenze sessuali, violenze su minori, disagio psicologico, ma a mio parere, purtroppo, ci sono troppe incongruenze, poca logica e troppe , veramente troppe coincidenze forzate : tutti i personaggi che vengono nominati hanno avuto o hanno problemi con una reclusa neanche fosse l’ animale più comune del mondo.