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Non si smette mai di essere scrittori
Con “La vita segreta degli scrittori” il francese Guillame Musso, prolifico autore noto al grande pubblico per le sue storie mistiche e sempre ricche di contenuti, torna in libreria con un thriller che vede quali protagonisti due personalità agli antipodi: uno scrittore, Nathan Fawles, di grande fama che volontariamente si è allontanato dalla scena per rifugiarsi a Beaumont e uno scrittore esordiente, Raphael Bataille a cui viene rifiutata la pubblicazione della sua opera prima. Pur di entrare in contatto con l’oggetto della sua ammirazione, quest’ultimo decide di trasferirsi, per il periodo estivo, in qualità di libraio sull’isola in cui questo risiede. Interessata al mistero dell’assenza letteraria prolungata per vent’anni del noto narratore è anche Mathilde Monney, giornalista svizzera. La misteriosa morte di una donna il cui cadavere viene ritrovato sulla spiaggia, porterà ad un’indagine fatta di tanti tasselli atti a ricomporre le fila di questo eclettico romanzo.
Molteplici sono inoltre i personaggi che ondeggiano tra presente e passato e che con grande maestria vengono introdotti nell’opera in un oscillare continuo tra bene e male in cui i molteplici ruoli sono tra loro confusi e oscuri sino alla conclusione. Musso, cioè, da perfetto orchestratore di fatti e vicende, tiene alta la curiosità del conoscitore sino all’epilogo e con la sua penna precisa, minuziosa ma accattivante, riesce anche ad aprire una riflessione più intima sul chi sono gli scrittori, su che cosa davvero significa scrivere, su che cosa significa far della parola la propria vita. Perché anche se ci si ritira da questo mondo fatto di libri, storie, pensieri e sogni, non si smette di esserlo.
Un libro originale, divertente, di facile lettura, diverso dai soliti Musso. Godibilissimo e di grande piacevolezza.
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Commenti
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L'ho letto con piacere quest'estate, anche se sono un po' indietro con le recensioni... :)
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Bella recensione. Brava.
Ornella