Dettagli Recensione
La firma del Lupo
Strano libro per un’autrice di cui sono abituata a leggere storie decisamente diverse. Questo giallo si configura come un gioco di ruolo, in cui alcuni ragazzini adolescenti ed il nonno di Amanda (una delle protagoniste principali) “giocano” a fare i detective, prendendo comunque molto seriamente questa loro missione, tant’è che sono decisivi nell’identificare il responsabile del rapimento della madre di Amanda. La figura del Lupo è l’elemento conduttore fra più delitti, apparentemente tutti scollegati fra loro, ma in realtà commessi da un unico assassino, ed è proprio il simbolo del lupo che porta i ragazzi a capire la vera identità del “cattivo”, il personaggio forse migliore fra tutti gli attori di questo libro. Nella prima parte della lettura, forse complice il fatto che i protagonisti sono degli adolescenti, la storia sembra più pensata per lettori ragazzini che non per adulti, però, verso la fine, il gioco intellettuale, con tutto il suo fascino per il crimine e per la giustizia, si fa sempre più intrigante, rigonfiando le vele dell’interesse del lettore che, strada facendo, si era un po’ disperso nel seguire storie parallele che sembrano poco pertinenti ma che poi si rivelano importanti per capire il senso del finale.