Dettagli Recensione
Top 10 opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Lo psicologo Theo e la paziente Alice
Alex Michaelides scrive il suo romanzo d’esordio con La paziente silenziosa. Un thriller avvincente che si divora freneticamente.
Narra la storia di Alice Berenson, pittrice, che una notte uccide con un colpo di pistola suo marito Gabriel. Da quella notte smette di parlare. Passano molti anni e Theo Faber, giovane psicologo, viene assunto nell’ospedale psichiatrico dove Alice è rinchiusa. Lui è convinto di poter fare breccia in quel muro di silenzio. Lei, dopo l’omicidio, dipinge un quadro, un autoritratto, il cui titolo è: Alcesti. Lei è:
“l’eroina di un mito greco. Una storia d’amore tra le più tristi. Alcesti sacrifica spontaneamente la vita per il marito Admeto, morendo al suo posto quando nessun altro è disposto a farlo.”
Riportata in vita, Alcesti, resta muta per sempre. Lo psicologo Theo inizia dall’analisi del quadro, per poi passare ad una conoscenza più approfondita della paziente: la sua vita affettiva, il lavoro, gli amici, i parenti. Ma perché tutto questo accanimento? Per lo psicologo che cosa significa Alice e il suo caso disperato?
Un giallo ben congegnato e ben strutturato. Un finale inaspettato accende la curiosità per il lettore attento e curioso. La psicoterapia, l’analisi sono argomenti trattati con perizia e sapienza narrativa. Espressone di una buona conoscenza dell’argomento trattato e del genere a cui appartiene. Ritratto vivido e preciso di un silenzio che urla con forza e prepotenza tutta la drammaticità insita nella storia narrata.