Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Negli angoli più bui della mente
“La psichiatra” di Wulf Dorn è un thriller molto apprezzato, che ha reso famoso anche nella nostra penisola l’autore tedesco.
Mantenendo fede al proprio titolo, il romanzo vede come protagonista Ellen Roth, psichiatra impiegata presso la Waldklinik; a seguito della partenza del compagno e collega Chris per un’imprevista vacanza, la dottoressa si trova tra le mani il particolare caso di una donna vittima di violenza di cui non si conoscono le generalità.
Questo thriller svolge egregiamente il suo compito di intrattenere il lettore con una storia molto adrenalinica, che scorre rapida e coinvolge negli eventi narrati. I personaggi non sono troppo approfonditi, ma quelli principali rimangono bene impressi e risultano davvero carismatici. Altro punto a favore, per quanto riguarda l’edizione nostrana, è la scelta di aver stravolto il titolo originale: di solito sono molto contrariata da questi cambi, ma in questo caso particolare trovo che il titolo originale anticipasse un po’ troppo la rivelazione principale e sostituirlo con uno più semplice sia stata una buona mossa.
La mia puntigliosità mi ha fatto però individuare anche un paio di problemi in questo romanzo, che cercherò per quanto possibile di esporre senza incorrere negli spoiler. La prima perplessità riguarda la Waldklinik, una struttura che ospita schizofrenici ad alto rischio di suicidio, dove si riesce tranquillamente ad introdurre un phon, ma soprattutto con un inquietante sotterraneo dotato di attrezzature da far invidia ad American Horror Story Asylum! Un altro problema riguarda un personaggio maschile e la sua fissazione per un personaggio femminile: per l’autore tutto trova giustificazione in un amore non corrisposto che fa soffrire, mentre per me scattare delle foto di nascosto quando uno si sta svestendo in casa propria si può definire soltanto come stalking. E come tale va denunciato, altro che bacio assolutore!