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Il gioco è bello quando ..
Una coppia decide di trascorrere un pomeriggio nella casa al mare dedicandosi a dei giochetti sadomaso. Già legata al letto con un paio di manette, però Jessie, la moglie, decide di essere stanca di assecondare il marito e gli chiede di fermarsi. L'uomo insiste, si prende alcuni calci che lo fanno cadere dal letto e sono seguiti a ruota da un infarto. Adesso arriva il bello: legata a un letto con le chiavi e il telefono fuori portata, nessuno nei dintorni a sentire le sue urla e come scendiletto il marito bello stecchito. Decisamente Jessie si trova in una situazione che sembra non avere via d'uscita. Nonostante questo per molte ore insiste nel trovare una soluzione per liberarsi. Sfinita nel fisico e nella mente, lottando contro la sete, i crampi, la paura di un cane randagio che è riuscito a entrare in casa e banchetta con la faccia del marito pensa che niente possa andare peggio di come già sta andando.. Poi arrivano i ricordi del passato: quelli brutti e infine le allucinazioni, o non lo sono? Questo libro ci porta con una lunga cavalcata attraverso molti stati d'animo: dall'incredulità, alla paura, al disgusto fino alla rabbia e alla compassione. King è stato capace di inventarsi una storia talmente incredibile da sembrare vera. Tutti i dettagli dei tentativi di fuga ci vengono descritti in modo preciso e realistico: ogni crampo di Jessie, ogni sua fievole speranza si delinea davanti a noi in modo brutale. Le vicende delle Jessie bambina, invece per quanto siano più drammatiche di quello che le succede da adulta sono trattate con delicatezza e ingenuità. Due storie diverse che si fondono dando luogo a un romanzo che mi è piaciuto molto.