Dettagli Recensione
PIU' CHE IL VERO WULF E' UN GIALLO
Ho optato per questo titolo perché avevo amato follemente “La psichiatra” e in “Phobia” compare Mark, un personaggio del primo libro che ho citato.
La cosa che non mi è piaciuta è che secondo me rispetto a “La psichiatra”, in “Phobia” Dorn cambia completamente genere. Mentre il primo è un thriller psicologico che mette a fuoco il cervello e tutti gli scherzi che può farti, il secondo è strutturato come un vero e proprio giallo.I gialli non mi dispiacciono. Ma non mi piacciono se poi, oltre al mistero da risolvere, non ci sono contorni di trama.
Sulla trama non ho cose brutte da dire, perché sappiamo tutti molto bene quanto Dorn sia un mago della scrittura. Inoltre, come si legge alla fine, il tutto si ispira a qualcosa che è realmente accaduto. Non si può chiedere di più, se amate il genere.
Se invece non vi piacciono i gialli, io non ve lo consiglio.
Sono rimasta un pochino delusa....