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Noir nel paese di Monet
Questo giallo dalle sfumature noir ha fatto molto discutere, la vicenda ha visto pareri discordanti; secondo me si tratta di un eccellente lavoro, un intrigo accattivante con un finale che definire solo imprevedibile, è veramente riduttivo.
Siamo a Giverny in Normandia, piccolo e tranquillo paese dove ha vissuto e dipinto il grande Claude Monet, qui l’artista ha prodotto numerose delle sue stupende ninfee. Questo sereno e grazioso villaggio è spesso meta di turisti e curiosi, amanti dell’arte e del grande artista. A rompere la serenità del mondo idilliaco di Giverny è un cruento omicidio, un cadavere brutalmente ucciso, trovato in aperta campagna; viene chiamato l’ispettore Sérénac che grazie all’aiuto del suo assistente Sylvio, cerca di risolvere il mistero che da subito si presenta complesso; il lettore si trova immerso in un intreccio dei più articolati, costruito in modo magistrale, dove molte piste appaiono per poi scomparire, un dedalo che disorienta il lettore, un puzzle che solo alla fine si ricompone, allora improvvisamente tutto torna e si capisce la geniale costruzione. Si succedono colpi di scena, personaggi particolari dai contorni non ben definiti, non si capisce bene chi menta o dica la verità, magari per coprire un altro; inoltre ci sono le famose tele di Monet, Ninfee Nere, che l’artista avrebbe dipinto poco prima di morire, sparite o rubate. In alcuni momenti sembra di vivere in un sogno, data l’atmosfera irreale e cristallina, in altri siamo in un incubo. Tra i numerosi personaggi, spiccano tre donne di età diverse, una bambina amante dell’arte e particolarmente capace nel disegno, una giovane maestra, bella ma dallo sguardo perso e sofferente, una vecchia acida e sola, caratterizzata dalla fissazione irrefrenabile dello spiare le vite degli altri. Viene attentamente descritto il paese di Monet, con i suoi paesaggi e angoli deliziosi, citate le vie e le piazze, ma in questo gioiello si aggirano personaggi spesso ambigui, come se volessero nascondere qualcosa.
Con uno stile barocco e coinvolgente, lo scrittore alterna descrizioni a monologhi interiori a volte non immediatamente comprensibili, non mancano le scene cruente, le visioni oniriche e il ritmo che accelera fino a diventare incalzante, specialmente nel finale.
Sicuramente da leggere.