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partenza lenta con ripresa finale
Nella New York di fine '800 si aggira un serial killer che compie reati atroci ai danni di ragazzini. Le prede preferite sono maschi dediti alla prostituzione che si travestono da ragazze per "lavoro". Orrendamente mutilati, vengono lasciati in posit pubblici nel cuore della notte non nell'indifferenza delle autorità, ma in sostanza con la loro complicità: sia i politici, che polizia, stampa chiesa e anche la malavita, infatti desiderano che i delitti non siano conosciuti dal vasto pubblico. Chi per assecondare le prossime elezioni, chi per non essere disturbato nei propri loschi affari e chi per una quanto ostentata, quanto poco credibile voglia di non turbare l'ordine pubblico. Si prendono la briga di seguire le indagini un gruppo strampalato di investigatori, che andando bene a guardare pur avendo buone intenzioni sono spinti da motivazioni personali diverse da quella di fare giustizia. Un famoso alienista è a capo del gruppo, guidato dal desiderio di far prendere piede alla nascente analisi psicologica del crimine. Lo segue a ruota una segretaria del distretto di polizia. Donna volitiva e ambiziosa, la ragazza vorrebbe diventare la prima donna detective della storia, ma si scontra con pregiudizi granitici. Completa il terzetto un giornalista in crisi e annoiato che cerca stimoli e emozioni forti. Di contorno alcuni ex pazienti dell'alienista e un poliziotto e un anatomopatologo che offrono i loro servizi di nascosto dalle autorità. Le indagini sono accurate e credibili, così come lo sono le difficoltà con cui si scontrano i tre e i loro complici. Molto curata la descrizione degli ambienti degradati di New York, dove si svolge la maggior parte del romanzo. Attenta e precisa la descrizione delle tecniche usate per la accolta delle prove e per la loro analisi.
Nel complesso ho trovato questo giallo ben equilibrato e abbastanza coinvolgente. La prima parte, però mi è sembrata veramente toppo lenta. Troppe le pagine dove in fin dei conti pur parlando e parlando l’autore non arrivava da nessuna parte. Mi ha coinvolto, invece lo sprint finale, quando finalmente le cose si sono sbloccate e gli avvenimenti si sono succeduti, se non in modo incalzante, almeno con un buon ritmo.