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Misteriose scomparse
Dopo “L’Inganno” classe 2015 in cui a muovere le fila del testo erano delle misteriose morti mietute da un killer che agiva per fini di vendetta, Charlotte Link torna in libreria con “La Palude” (Corbaccio) volume che vede nuovamente protagonisti Caleb Hale e il sergente Kate Linville, la quale si trova nello Yorkshire, a Scarborough, per vendere la casa di famiglia e il cui aiuto sarà fondamentale per l’evolversi delle indagini.
L’opera si apre nella tipica atmosfera spettrale della brughiera dell’Inghilterra del Nord, e più precisamente siamo nell’ottobre del 2017 quando viene rinvenuto privo di vita il corpo di Saskia Morris di anni quattordici e le cui tracce erano state perdute da circa un anno proprio a Scarborough, nello Yorkshire. Nel frattempo, Amelie Goldsby, a sua volta scomparsa in circostanze oscure è salvata per miracolo da un uomo che, sentite le sue urla provenienti dal mare in una notte di tempesta, risponde al richiamo di aiuto. Chiaramente la ragazza è sotto shock, tuttavia afferma agli inquirenti di essere stata tenuta segregata da un individuo di sesso maschile. Che i casi di scomparsa siano tra loro collegati? Tutti gli elementi a disposizioni sembrano condurre le indagini in tal senso, a conferma di ciò si aggiunge l’ulteriore sparizione di Hannah Caswell (sempre a Scarborough), tredicenne la cui assenza da casa si protrae dal 2013. Questa comunanza di luoghi e di età alimentano le voci a sostegno di un presunto “killer della brughiera” nonché della stampa locale sempre alla ricerca dello scoop del secolo.
Con il suo consueto stile narrativo Charlotte King offre ai suoi lettori un romanzo piacevole anche se non indimenticabile. L’intreccio narrativo (così come le atmosfere e i vari protagonisti) funziona, rende la vicenda intrigante e induce il curioso conoscitore ad andare avanti sino alla conclusione del testo dove però evidenti sono i tentativi di dar vita ad un finale a “sorpresa” che smuova le fila di un thriller che non nasconde al suo interno diversi cliché. Soprattutto nella prima parte, infatti, chi legge nutre una sensazione persistente dejà vu e di note stonanti per situazioni che faticano ad essere percepite quali veritiere o comunque avvolte da un alone di inspiegabilità e non anzi alquanto scontate. Successivamente il testo migliora e si offre al pubblico come una lettura gradevole ma non memorabile. Elaborato consigliato a chi ama l’autrice e il genere.