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Renèe, una ventata di aria fresca
Come sempre appena esce un nuovo libro di Connelly, non posso resistere e devo fiondarmi a leggerlo. La novità in questo caso è l'introduzione di un nuovo personaggio Renèe Ballard, poliziotta di origine hawaiana dal passato solitario. La ragazza si occupa di quello che in gergo viene definito "l'ultimo spettacolo", ovvero è in servizio di pattuglia di notte anche se non è sempre stato così, un tempo era una detective a tutti gli effetti. L'ultimo spettacolo le piace, le dà molta libertà e col partner si trova bene, ma rimpiange di poter seguire solo l'inizio dei casi e di doverli poi passare alle varie unità specifiche dei vari reati. Ecco però che una notte le capitano una serie di casi e per una serie di coincidenze potrà seguirli fino alla fine, anche se a un certo punto le cose sembreranno mettersi male per la donna.
La detective è un personaggio ben riuscito, è credibile e funziona, ricorda per certi versi Harry Bosch al femminile, anche lei è un personaggio scomodo e ha un certo disprezzo per le regole se sono un ostacolo alle indagini, ma d'altronde la mano è la stessa. Sarei curiosa di vederli insieme in un libro, chissà cosa ne potrebbe venire fuori. Anche io come molti penso che lei possa essere la sostituta di Bosch, in vista di un possibile pensionamento definitivo e non solo lavorativo del detective.
L'unica cosa che non mi ha convinto molto è che mi sarei aspettata un legame fra i casi seguiti, avrebbe giovato all'intreccio della storia. Resta comunque un buon thriller, Connelly è sempre una certezza.