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Un thriller mozzafiato
Alle 6,40 dell’11 marzo 1963 nel cortile del Fort d’Ivry viene fucilato un ufficiale dell’aviazione francese reo di aver attentato alla vita del presidente francese Charles de Gaulle; l’OAS, l'Organisation de l'armée secrète, l’organizzazione clandestina paramilitare francese, nazionalista e di estrema destra, che vuole restituire l’Algeria ai francesi e per far ciò vuole sopprimere il presidente, dopo l’ennesimo tentativo finito male decide di rivolgersi a un sicario professionista, il cui nome di battaglia è “sciacallo”. La meticolosa preparazione dell’uomo di mestiere, tutte le precauzioni che prende per evitare di lasciare la benché minima traccia, la preparazione dell’attentato vero e proprio, l’arma speciale utilizzata, la febbrile caccia dei servizi segreti francesi che hanno avuto sentore dell’operazione in corso, l’identificazione del killer, la sua ricerca e infine la sua uccisione mentre è pronto a sparare a de Gaulle costituiscono la trama di un romanzo ad altissima tensione, avvincente come pochi, che attanaglia il lettore, gli impone di continuare a scorrere le pagine per sapere l’evolversi della vicenda e la sua peraltro scontata conclusione. Credo che Forsith, più che in altre sue opere, abbia profuso tutta l’esperienza maturata all’interno del mondo militare, rivelando anche trucchi e segreti di cui assai probabilmente poi si sono avvalsi degli autentici killer, come il fatto che all’epoca della stesura in Inghilterra era piuttosto facile procurarsi documenti falsi (è’ forse solo un caso se una copia del libro sia stata trovata fra gli oggetti personali del famoso terrorista Carlos e sia stata anche una lettura di Ygal Amir, l’assassino del primo ministro israeliano Rabin).
Il thriller, che all’uscita nel 1971 ha avuto un grande successo e che lo ha ancora, è talmente ben costruito e avvincente al punto che ne sono stati tratti ben due film, il primo, secondo me migliore del secondo, nel 1973 con il titolo omonimo, diretto da Fred Zinnemann e interpretato dall’eccellente attore inglese Edward Fox, e l’altro The Jackal nel 1997, diretto da Michael Caton-Jones e interpretato da Sidney Poitier, Richard Gere e Bruce Willis, quest’ultimo nell’improbabile ruolo del killer, e assai meno fedele al romanzo originario.
Credo di aver detto tutto e quindi a chi è interessato non posso che augurare buona lettura, certo che lo sarà.