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L'ombra dello Scorpione
 
L'ombra dello Scorpione 2018-12-22 18:08:02 martaquick
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
martaquick Opinione inserita da martaquick    22 Dicembre, 2018
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NOI SIAMO LA CRETA DEL VASAIO

Un'altro capolavoro di King che ho letto molto volentieri, un volume ricco e corposo sia di pagine sia di contenuti.
Ho acquistato la versione completa perché leggendo numerose opere del giovane King ho sempre apprezzato i suoi approfondimenti sui personaggi e fatti e devo dire che ne sono contenta, anche se alcune parti le ho trovate anche un po' troppo lunghe.
Veniamo al romanzo, che inizia come thriller con un'epidemia che decima la popolazione, continua come libro distopico e psicologico con la narrazione del mondo post- virus batteriologico e termina con dei tocchi di fantasia e spiritualità.
Sicuramente è scritto in maniera magistrale, inizialmente ogni volta che sentivo qualcuno soffiarsi il naso o starnutivo immaginavo che fosse per l'epidemia! E tutte i dialoghi e supposizioni di un personaggio mi hanno fatto riflettere , anche dal punto di vista religioso ed io non sono una persona particolarmente credente. Ci sono dialoghi bellissimi, dei paragrafi che si potrebbero applicare benissimo alla nostra vita, la continua auto distruzione dell'uomo, le regole sociali, l' inquinamento globale e la corruzione dettata non solamente dal maligno ma anche da invidia, risentimento e gelosia.
I personaggi sono tanti e talmente ben descritti che il loro destino mi stava a cuore. Devo dire che quasi mi sono piaciuti di più i personaggi "cattivi" , che in realtà non lo sono realmente ma per una serie di fatti e di reazioni si sono ritrovati tali, persone con del potenziale positivo che si trovano a reagire a torti o gelosie e passare al lato maligno.
Il bene e il male e i loro rappresentanti non sono perfetti, Randall Flagg è un essere oscuro e terrificante ma in alcuni momenti è confuso e vulnerabile, Mother Abagail è una vecchissima signora ma anch'essa peccatrice.
Perché come dice Glen, noi non siamo né il vaso né la ruota del vasaio ma siamo l'argilla, siamo materiale che a seconda della qualità viene plasmato dal tempo, dalla nostra storia e dalle altre persone.
Una bellissima lettura.

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