Dettagli Recensione
Non è mai troppo tardi
Nuova indagine della detective Hanne Wilhelmsen, personaggio molto caratteristico e molto speciale, nata per investigare e per trovare le risposte laddove altri non vedono nemmeno le domande. Questa è una storia con un doppio caso da risolvere, di cui uno è un cold case che viene riaperto per sensibilità e testardaggine. Niente è come sembra. Uno è un omicidio che forse è un suicidio. L’altro è un suicidio che forse è un omicidio. Ma ogni caso va indagato senza idee preconcette, costruendo la verità, pietra su pietra. E’ una storia anche molto bella umanamente, perché intrisa di elementi che fanno parte della vita: il senso di colpa, l’amore verso un figlio, il dolore di una perdita immensa, il desiderio di rinunciare alla vita, l’istinto di sopravvivenza, il desiderio di vendetta, il travisamento dei più umani sentimenti per l’accecamento dato dai soldi e dal potere, la potenza della verità, la forza della vita, l’innocenza. Bellissimo intreccio. Bellissimi personaggi. Gli investigatori in questa storia passano decisamente in secondo piano; sono dei facilitatori, dei gregari, che fanno emergere la potenza dei protagonisti delle due vicende intrecciate. Nello stesso tempo acquistano però forza. Perché senza la loro determinazione tutto sarebbe sembrato diverso e la verità non avrebbe vinto.