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L'ultimo giro della notte
 
L'ultimo giro della notte 2018-10-28 17:17:16 cesare giardini
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    28 Ottobre, 2018
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Ecco una nuova detective a Los Angeles: Renée Ball

Un nuovo personaggio irrompe nella scrittura poliziesca di Michael Connelly, una giovane detective, Renée Ballard, tosta quanto basta, decisa, testarda, emarginata dal gruppo della polizia di Los Angeles per aver rifiutato e denunciato le molestie di un superiore, il tenente Olivas. Fa i turni di notte con diligenza e tenta di indagare anche su reati che, una volta finiti i turni, non la riguarderebbero più. Ed eccola intromettersi e prendere iniziative soprattutto in due casi che costituiscono l’ossatura narrativa del giallo: le torture e il bestiale pestaggio subiti da un giovane prostituto da parte di un maniaco omicida ed una sparatoria in un locale di Hollywood nella quale perderanno la vita tre malavitosi e due dipendenti del bar. Nel primo caso Ballard metterà a repentaglio la propria vita, in una sequenza di capitoli avvincenti e colpi di scena magistrali; nel secondo, verranno alla luce intrighi inconfessabili e situazioni drammatiche coinvolgenti poliziotti disonesti. Anche la nostra indomita protagonista si troverà a dover fronteggiare accuse infondate, ma alla fine, grazie anche all’aiuto di un amico avvocato, dimostrerà la sua buona fede e verrà reintegrata nei normali turni di lavoro.
Il romanzo è ben costruito, anche se nelle schermaglie tra buoni e cattivi poliziotti (sono moltissimi, e quelli che sembrano buoni non sempre lo sono), prove balistiche, confessioni, pedinamenti e registrazioni può capitare di perdere il filo del racconto. Quella che alla fine emerge è la protagonista, la new entry nella giallistica di Connelly, la coraggiosa Renée Ballard, una figura ben caratterizzata, una garante della legge che non si arrende mai e non arretra, una, insomma, tutta d’un pezzo. E non crediate che sia insensibile a tutto: ha una nonna, Tutu, che adora, è padrona di un cane, Lola, con la quale trascorre il tempo libero in una tenda in riva all’oceano ed ama rilassarsi pagaiando su una tavola fino allo sfinimento. Sono convinto che l’autore preveda già di appaiarla al detective Harry Bosch, in un prossimo romanzo: sarebbe una gran bella coppia.

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I gialli di Michael Connelly e Jeffery Deaver.
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