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La grande truffa
 
La grande truffa 2018-08-28 13:29:37 cosimociraci
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
cosimociraci Opinione inserita da cosimociraci    28 Agosto, 2018
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Avvocati e ladri.

Gli avvocati difendono i ladri. Sai com'è, tra colleghi (Totò)

Non lo considero un vero e proprio giallo giudiziario. Non ci sono indagini particolari o assassini da smascherare. Sin dal principio il lettore ha tutto alla luce del sole. Tuttavia la storia è molto interessante. Ci si lascia trascinare facilmente dalle vicende di questi tre ragazzi scapestrati che, prossimi alla conclusione del college, si ritrovano incastrati da un sistema che li prospetta solo debiti e disoccupazione.

L'iscrizione al college si è tradotta in circa 200mila dollari di debiti e la prospettiva di lavorare in grosso studio, per risanare il debito, è molto lontana. Troppi ostacoli, prima fra tutti l'esame di avvocatura. La preparazione del college è così scarsa da avere un percentuale bassissima di studenti abili.

Il sistema gli ha ingannati e loro vogliono ingannare il sistema. Senza regola né ordine cominciano a condurre una vita disordinata e sregolata, dimostrando mancanza di senso di responsabilità e del dovere. Si improvvisano avvocati alla ricerca di piccoli reati di cui occuparsi per ottenere denaro contante.

L'importante è non pestare i piedi ad avvocati veri. La tenacia che non li ha accompagnati nello studio, si mette in bella mostra in questa loro avventura. Dimostrando anche molto coraggio si aggregano ad una grossa class action.

L'autore, al termine del romanzo, ci tiene a sottolineare come, per esigenze di trama, ha dovuto modificare il senso di alcune leggi. Allo stesso tempo racconta di essersi ispirato ad uno scandalo, realmente accaduto, sulle scuole di avvocatura.

Leggendo il libro non si può che rimanere scioccati dal sistema universitario statunitense. Per fortuna l'Italia ancora non ha intrapreso questa strada. Le università pubbliche sono ottime. Per esperienza personale, posso affermare che chi è ingamba, fra borse di studio e buoni pasto, riesce tranquillamente al raggiungimento della laurea. Anche il sistema sanitario italiano è migliore di quello americano anche se, ahimè, li stiamo raggiungendo.

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