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Prevedibilandia
Le premesse per un ottimo thriller ci sono tutte, non sia altro che per le due domande che subito ci vengono poste, i due interrogativi per eccellenza, ovvero : "Da dove veniamo? e dove andiamo?"
Il professor Robert Langdon stavolta si trova in Spagna, invitato al museo Guggenheim di Bilbao dal suo allievo e amico, Edmond Kirsch. Da qui quest’ultimo dovrebbe annunciare in mondo visione la sua risposta alle due domande che da sempre attanagliano l’uomo. Ma ecco che come in ogni romanzo di Brown arriva la svolta, quell’avvenimento che mette in pericolo il resto...e veniamo catapultati in una fuga per le vie e i monumenti di Barcellona, che con i suoi misteri e le opere di Gaudì, affascina il lettore e lo ipnotizza in un gioco di inseguimenti e fughe, di intrighi e sospetti Langdon accompagnato dalla direttrice del museo, nonchè futura regina di Spagna, Ambra Vidal, dovrà trovare il modo per trasmettere da remoto la presentazione di Kirsch e svelare al mondo la verità promessa ( ammesso che ci sia ).
Dan Brown è sempre abile a stuzzicare il lettore, a incuriosirlo e trascinarlo in un altro mondo, un mondo fatto di esperimenti scientifici, teorie antropologiche; ma sopratutto dall'eterno conflitto tra scienza e religione. In questo romanzo si aggiunge la componente dell’intelligenza artificiale, introdotta in modo magistrale ma forse troppo incalzante.
Ho trovato il tutto Poco ORIGINale, e molto PREVEDIBILE.
Nonostante lo stile di Dan Brown sappia coinvolgere sempre, senza annoiare, attraverso nozioni, curiosità, perle di saggezza che stimolano la ricerca e l'approfondimento, questo libro mi è sembrato essere la brutta copia dei precedenti. La trama si ripete sempre con lo stesso ritmo, ma manca quel di più che ho trovato negli altri libri, quel ritmo incalzante che letteralmente trascinava il lettore, che lo rendeva partecipe nello svelare la simbologia nascosta, nel trovare soluzioni, qui è tutto fin troppo evidente e a portata di mano. Nonostante le opere di Gaudì siano descritte minuziosamente il buio sembra avvolgerle e non farle fruire al lettore come dovrebbe. E’ un libro che definirei in penombra.
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