Dettagli Recensione
fra i bassifondi di New York
Non avevo mai sentito nominare né questo autore né questo libro finché non ho letto la notizia della serie tv che ne hanno recentemente tratto, la trama mi sembrava interessante e quindi mi sono fiondata a cercare il libro per leggerlo. Devo dire che non sono rimasta delusa.
Innanzitutto devo fare un plauso all'autore perché è riuscito a ricreare l'atmosfera del tempo, mentre scorrevi tra le pagine ti sembrava di essere davvero a New York della fine '800: la vita nei bassifondi, il degrado e i patti a cui doveva scendere la popolazione povera per poter sopravvivere. Improvvisamente una serie di delitti: cadaveri di ragazzini uccisi e orribilmente mutilati, si tratta sempre di immigrati che battevano nei bordelli travestiti da donne. Ovviamente fatti del genere non devono essere fatti sapere all'opinione pubblica, sia mai che qualcuno non rimanga troppo sconvolto non tanto dagli omicidi quanto dalla professione delle vittime. Roosevelt, proprio quel Roosevelt all'epoca capo della polizia di NY, invece decide che non può ignorare oltre la cosa, che anche gli ultimi devono avere giustizia e così crea una piccola task force segreta di investigatori improvvisati: ci sono Moore, un giornalista, i fratelli Isaacson, due investigatori con metodi molto moderni forse troppo, Sarah, che sogna di diventare la prima donna poliziotto e il dottor Kreitzler, uno dei primi studiosi della mente umana all'epoca non ben visti tant'è che venivano chiamati "alienisti". Questo inedito gruppetto si cimenta nelle indagini che li porteranno a scoprire i segreti più reconditi della mente umana e non avranno pace fino a che non riusciranno a mettere la parola fine a questa orrenda serie di omicidi.
Come dicevo l'ambientazione è probabilmente la parte migliore del libro, non male anche le descrizioni anche se a volte un po' troppo prolisse. Mi sono piaciuti molto i personaggi anche se forse poteva delineare più a fondo i legami fra di loro.