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Alla ricerca del serial killer
«La vita è strana, a volte, o meglio, la vita è quasi sempre strana. Per moltissimo tempo ti sembra di non invecchiare affatto e poi un bel giorno, davanti allo specchio, ti accorgi che gli anni ti sono piombati addosso tutti insieme.»
L’indagine che si apre per Petra Delicado, ispettore cinquantenne supportata nello svolgimento dal collega Gonzalo Firmìn, è più complessa di quanto potesse immaginare. Prima di tutto perché questa volta la nostra testarda, emotiva e instancabile lavoratrice dovrà coadiuvarne il corso con il corpo dei mossos d’esquadra capitanati da niente meno che dall’ispettore Roberto Fraile (a cui la direzione della stessa verrà affidata) e seconda di poi perché quello che sembrava essere un delitto isolato tale non è. Ben presto, infatti, i corpi di donne rinvenuti privi di vita, brutalmente sfigurati, triplicheranno ed essendo accomunati tutti dalla medesima missiva di accompagnamento, faranno presupporre l’operato di un serial killer Don Giovanni e falciatore.
Tutti i sospetti e tutti i rilievi portano a congetturare della colpevolezza di un unico soggetto anche perché ogni vittima risulta avere avuto un contatto, anche minimo, con questo. Ma, che sia davvero l’indiziato numero uno il colpevole di questi efferati omicidi? E tra agenzie matrimoniali, suocere, amicizia, dissapori e inaspettati legami con nuovi colleghi, il giallo si dipana e tiene sulla corda in ogni suo aspetto.
Il tutto è avvalorato da un trio di personaggi solidi e ben caratterizzati a cui si affianca uno stile narrativo fluido, ben ponderato, capace di dar vita ai giusti colpi di scena e da un mistero affatto scontato. Una buona prova che non delude le aspettative.
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Commenti
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Inoltre , un centinaio di pagine in meno .... le forbici sarebbero necessarie...
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In particolare, mi è piaciuta l'introduzione di questo terzo personaggio ad affiancare le indagini, unica pecca forse la lunghezza, per me.
Un abbraccio,
Manu