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Fantapolitica
Il libro si apre con una giovane madre che supplica, perché non si proceda a giustiziare un assassino di bambini. Contro ogni previsione, non si tratta di una parente stretta dell'uomo, ma della madre di una delle vittime. La sua Bonnie, infatti è stata probabilmente uccisa da quell'uomo. Ma il carnefice della piccola si rifiuta di dire dove si trovi il suo cadavere. La madre vorrebbe che la bambina le venisse restituita, cosa che non potrà più succedere dopo l'esecuzione capitale dell'assassino. Bell'inizio, con premesse interessanti, peccato che l'autrice fa un salto di alcuni anni nel tempo e cambia completamente argomento e genere di romanzo.
Adesso troviamo una Eva Duncan, adulta, diventata una delle migliori scultrici forensi del paese. Ancora cerca la figlia, ma si è conquistata un precario equilibrio. Viene contattata da un miliardario che le chiede di ricostruire un volto partendo da un teschio. Le notizie che le fornisce sono talmente scarse e il compenso prospettato è talmente alto da farle intuire che qualcosa di losco ci sia. Naturalmente l'uomo trova il modo di convincerla a fare il lavoro, trasferirsi nella sua villa appositamente riadattata a studio e a mettere in pericolo la sua vita e quella della madre. Solo dopo aver completato la ricostruzione del volto si renderà conto dell'entità del guaio in cui si è infilata.
Questo è un volume a cui con difficoltà do una collocazione. Ci sono scene di azione, con inseguimenti, spari , buoni e cattivi, Poi c'è una ben più che improbabile cospirazione politica che coinvolge alcune delle più alte cariche statunitensi. Trovo che l'autrice si sia infilata in un ginepraio più grande di lei e che non sempre riesca a reggere con efficacia l'enormità di quello che fanno i protagonisti del suo libro. Anche lo stile di scrittura ne risente risultando a volte poco fluido.