Dettagli Recensione
La prossima volta vado alle Mauritius
Dopo aver scoperto Michel Bussi con "Tempo assassino", non potevo esimermi dal leggere quest'ultimo romanzo. Ho notato ed apprezzato lo stessa ambientazione insulare. Questo particolare, in un thriller noir, fa sì che l'assassino apparentemente abbia le ore (le pagine) contate proprio perché è difficile sfuggire senza lasciare tracce.
Lo stile poetico sembra volesse coccolare la mia lettura che, pagina dopo pagina, si è trovata inconsapevole di fronte a episodi inenarrabili e truculenti.
La trama ingannevole e diventa sempre più avvincente dovuta anche all'empatia crescente che provavo verso la piccola Josapha.
Il finale a sorpresa ha sbriciolato tutte le ipotesi che man mano stavano prendendo forma nella mia mente. Davvero un gran bel lavoro.
Una volta tanto ho apprezzato il titolo in italiano rispetto al suo originale.
Constato che quest'autore mi piace, devo adesso recuperare i suoi primi romanzi.