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Il ragno paziente
"Il morso della reclusa" è il primo libro di Fred Vargas che leggo e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa: sebbene non abbia la tensione di un vero e proprio thriller ha la capacità di coinvolgere il lettore grazie a una trama abbastanza stratificata e ben costruita.
La figura del commissario Adamsberg è lontana dallo stereotipo del detective bello e dannato che troppo spesso troviamo nei gialli: mi è sembrato un personaggio interessante e credo che leggerò altro di questa serie per conoscerlo meglio. Anche i personaggi secondari sono ben delineati e "tridimensionali", non si ha la sensazione che si tratti di figure inserite nel romanzo solo per supportare il protagonista, ma contribuiscono attivamente a caratterizzare lo svolgimento della storia.
Il libro è scorrevole e adatto anche a chi non ama i gialli troppo truculenti, riesce a mantenere vivo l'interesse senza colpi di scena eccessivi e senza turbare il sonno dei lettori più sensibili.
La risoluzione del caso non è priva di elementi che fanno pensare "ma come è possibile?": sebbene ci sia qualcosa di vagamente surreale il finale mi è comunque piaciuto. Sono riuscita a indovinare il colpevole a circa metà del romanzo, tuttavia questo non ha influito negativamente sulla piacevolezza della lettura.