Dettagli Recensione

 
Il fondo della bottiglia
 
Il fondo della bottiglia 2018-03-01 14:07:51 silvia t
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
silvia t Opinione inserita da silvia t    01 Marzo, 2018
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il fondo della bottiglia

Una luce appiccicosa attraversa il liquido ambrato di un bicchiere, preannunciando la disgrazia e la catarsi.

La sottile apatia tipica del sud degli Stati Uniti, almeno come noi europei siamo abituati a pensarlo, abitata da individui ancora in odor di separazione razziale, bianchi ricchi e domestici neri, ranch e giovenche, cow boy e stalloni.

I tuoni e i lampi che porteranno la pioggia, che ingrosserà i fiumi e che inonderà le strade; l'alcol che placherà la noia delle lunghe ore trascorse in attesa di uno spiraglio di sole e di normalità, che placherà i rigurgiti del passato che è anestetizzato, lontano, in un tempo di cui non si è certi, che sbiadisce al ricordo, rendendolo quasi impalpabile incerto.

Quel passato sotterrato riemerge sotto cumuli di terra e come la mano di un sepolto vivo reclama e pretende la luce e la salvezza.

Quella notte, fatta di alcol, di tuoni, di lampi e di pioggia è il passato a bussare alla porta di P.M stimato avvocato dal passato nebuloso, sposato ad una ricca donna e amico di facoltosi possidenti, con cui giocare a bridge, oziare ai bordi di una piscina o cavalcare in sella ad uno stallone.

In quella notte umida, inospitale e foriera di sventure un uomo reclama la sua libertà e la pretende da P.M., che è invaso da paure ancestrali, sensi di colpa atavici e timori sociali superficiali; di colpo la realtà è distorta, proprio come attraverso un bicchiere pieno di whisky; i colori e le forme si fanno indistinti e il futuro si fonde con un passato che non vuol obliarsi, che non vuol sparire.

La voglia di normalità, di non intaccare il pur precario equilibrio, fa sì che tutto sia una rincorsa a sotterrare qualcosa che recalcitra e non vuol morire, al contrario vuol rinascere e nonostante tutto rinascerà, ma ad un prezzo molto alto.

Se vi troverete tra le mani questo romanzo non aspettatevi il solito Simenon, sarà una lettura amara, odierete ognuno dei personaggi, ma non potrete non assolverli, perché avranno debolezze conosciute e non sarà facile condannarli; li vedrete come pedine di un destino infausto che dovrà compiersi, privi quasi di volontà, incapaci di vedere oltre il proprio protetto mondo.

Un senso di vertigine vi colpirà e il lessico di Simenon, sempre perfetto e mai banale vi sosterrà in questo viaggio, tenendo la flebile fiammella della speranza sempre accesa, fino alla fine.

Conoscere le note biografiche dell'autore aiuterà a comprendere i percorsi mentali che hanno portato alla stesura di questa storia, ma se ne fruisce in modo davvero piacevole anche senza.

Buona lettura, essersi sbronzati fin quasi al coma etilico non è strettamente necessario, ma può essere utile!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
190
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

6 risultati - visualizzati 1 - 6
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Bella presentazione, Silvia.
Ho avuto anch'io il mio periodo come accanito lettore di Simenon. Da un po' ne ho preso le distanze, o meglio l'ho ridimensionato : mi pare sia tutto lì : molta trama e una scrittura scorrevole. Ma spesso con un fondo di aridità, frutto di una visuale ristretta alla sola linea orizzontale. In questo periodo sto leggendo Selma Lagerlof (Premio nobel 1909) : che respiro meraviglioso!
In risposta ad un precedente commento
silvia t
01 Marzo, 2018
Segnala questo commento ad un moderatore
Senza dubbio non ci sono piani di lettura, questo titolo è un po' diverso perché è quasi autobiografico, trae spunto dalla morte del fratello inputata dalla madre a lui, ma in effetti io leggo Simenon quando passo da Franzen a Wallace :-) giusto per riacquistare un po' di linearità ahaha

Di Selma Lageriof non ho letto nulla, ma rimedierò, grazie!
Bel commento, Silvia. Anch'io devo riprendere Simenon, tralasciato da parecchio tempo!
In risposta ad un precedente commento
silvia t
05 Marzo, 2018
Segnala questo commento ad un moderatore
Simenon è una lettura sicura, ma questo titolo è hn po' diverso!
Molto interessante, ho proprio iniziato ieri le sue "Memorie intime", chissà se ci sono riferimenti anche a questo lutto.
In risposta ad un precedente commento
silvia t
19 Marzo, 2018
Segnala questo commento ad un moderatore
"memorie intime" non l'ho letto com'è?
6 risultati - visualizzati 1 - 6

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Incastrati
Identità sconosciuta
Intermezzo
Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'uomo che morì due volte
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale