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Un gradito ritorno.
Pensavo che con Honky Tonk Samurai le avventure dei miei amati Hap e Leonard fossero finite, e invece fortunatamente per noi amanti dei due investigatori ecco che sono tornati in questo nuovo romanzo dal titolo Bastardi in salsa rossa.
Questa volta i due protagonisti si trovano in una piccola cittadina dell’East Texas dove un omicidio a sfondo razziale rischia di far esplodere la comunità. Una anziana signora però si rivolge a loro per chiedere di indagare sulla morte del nipote e per far si che l’altra nipote, sopravvissuta alle angherie della polizia, non rischi ancora la vita. Proprio la polizia prenderà subito il centro del racconto, innanzitutto perchè sono la causa delle molestie subite dalla ragazza e dell’uccisione del fratello, ma anche perchè dopo una breve indagine, i nostri due eroi verrano a sapere che nel commissariato di zona dei poliziotti corrotti non solo organizzano incontri clandestini tra cani, ma anche tra detenuti…
Logicamente non sarà facie portare alla luce queste organizzazioni segrete, sono pure sempre dei poliziotti, ma alla fine la storia grazie anche all’aiuto di una ex poliziotta locale prenderà una svolta molto interessante.
Lo stile è sempre il solito, quello che ormai abbiamo imparato ad amare con Lansdale, e anche i nostri personaggi continuano con il loro fare hard boiled, duri dal cuore tenero (molto divertenti i vari sipari con la bambina terribile che viene soprannominata “il vampiro di 400 anni”). La storia invece, seppur simpatica, mi è sembrata leggeremente meno bella ed accattivante del solito, forse anche meno originale, ma è pur vero che ho molto amato Honky Tonk Samurai, e forse pensavo che potesse essere un vero e giusto finale a tutta la saga.
Detto ciò resta comunque un libro che si legge molto velocemente e con piacere. Se siete degli amanti del genere e della saga non potete certo farvelo sfuggire.