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Un classico moderno
Possiamo definire IT un classico moderno, una lettura obbligatoria per tutti. Non è solo un thriller o un romanzo horror, ma anche un romanzo che narra della crescita di un gruppo dei ragazzini, del cambiamento, del tempo stesso. C'è di tutto: amore, amicizia, odio. Oserei definire questo romanzo un psycho-thriller, poiché non solo suscita suspense nel lettore, ma King si inoltra anche nei recessi della mente umana. Da Ben Hanscom a Henry Bowers, tutti hanno qualcosa da nascondere, ognuno di noi ha un lato oscuro. Essenzialmente, il romanzo sembra concentrarsi sulla bellezza dell'età adolescenziale, dove tutto è nuovo. In effetti, vengono spese pagine e pagine per i sentimenti che Ben prova nei confronti di Beverly. Anche Beverly rimane stupita nel vedere il suo corpo di ragazzina che si appresta a diventare quello di una donna.
IT è la personificazione di tutte le paure dei protagonisti. IT può essere vinto solo se si vincono le proprie paure. Quindi, ogni ragazzino si troverà faccia a faccia con ciò che più teme. Bill vedrà di continuo suo fratello Georgie, Beverly vedrà esplodere dal suo lavandino una pozza di sangue ed Eddie dovrà vedersela con un lebbroso che lo perseguita.
Il romanzo si svolge su due distinti piani temporali. La prima parte è ambientata nell'estate del 1958. Mentre la seconda è ambientata nel 1985, ventisette anni dopo. Questi due livelli temporali si intersecano di continuo e King salta con maestria da una dimensione all'altra. Nel 1958 IT è sconfitto grazie all' innocenza all' incoscienza; infatti, nel 1958, vi è paura ma non terrore. Nel 1985 i protagonisti sono più coscienti del pericolo che corrono e la paura lascia il posto all'orrore.
Credo che questo sia un romanzo da gustare lentamente. La mole dell'opera è determinante ai fini della formulazione di un giudizio finale, poiché il numero di pagine a disposizione dell'autore permette di creare un perfetto background per ogni personaggio. Di conseguenza, durante la lettura, veniamo a conoscenza delle paure, dei sogni e degli più oscuri segreti di ognuno dei sette componenti del gruppo.
Ciò che fornisce verosimiglianza alla narrazione è la resa perfetta del contesto storico. In un flashback nella narrazione viene descritto l'incendio da parte del KKK del punto nero, un locale frequentato unicamente da persone di colore, dove ne morirono centinaia. Si parla dunque di razzismo, ma anche di discriminazione: nel 1984 la serie di omicidi viene ripresa da IT dopo l'uccisione di Adrian Mellon, un ragazzo omosessuale ucciso da alcuni ragazzini omofobi dI Derry.
Consiglio questo libro a tutti perché oltre a essere un romanzo horror è anche un'opera che ritrae l'essere umano in tutte le sue sfaccettature, a King non sfugge nulla. Non fatevi scoraggiare dal numero di pagine!