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Un giallo intrigante
Assai inquietante l’ultimo libro di Michel Bussi: Mai dimenticare. Un incubo che soffoca, questo libro.
Il narratore è anche il protagonista stesso della vicenda narrata: si chiama Jamal Salaoni: un ragazzo magrebino, con protesi al carbonio, come ogni mattina, si sottopone ad estenuanti allenamenti, perché ha un sogno da realizzare: scalare una montagna importante, il Monte Bianco. Mentre sta correndo vede una bella ragazza, succintamente vestita, in alcuni punti i vestiti sono anche strappati, che piangendo gli manifesta la sua intenzione di gettarsi dalla scogliera. Lui cerca di dissuaderla, e le getta una sua sciarpa rossa per tirarla su. Ma è troppo tardi: lei scivola giù dalla falesia. Il problema è che i soccorsi, intervenuti tardivamente, trovano la ragazza strangolata proprio con la sciarpa di Jamal, su cui trovano le sue impronte, oltre ad essere stata violentata. Per lui è l’inizio di un travaglio sempre più avvincente: trova in continuo buste con all’interno articoli che riguardano un caso analogo avvenuto nello stesso luogo, con la morte o suicidio di una ragazza violentata, e poi strangolata, e poi gettata dalla scogliera. Poi i testimoni che erano con lui spariscono improvvisamente, e non si trovano o non ricordano. Jamal inizia ad indagare, si inoltra in un mistero fitto, dove nulla è come appare, tra un passato e un presente che ha molti lati oscuri e poca chiarezza.
Sono cinque atti per un’unica rappresentazione originale, in grado di tenere sempre sveglia e desta l’attenzione di chi legge. Dettagli precisi, studiati nel profondo, Mai dimenticare, è una lettura appassionante ed intrigante, con un ottimo scavo psicologico ed introspettivo nella mente e nelle azioni dei personaggi che animano il romanzo. L’ambientazione paesaggistica oltralpe è dettagliata, e minuziosamente descritta, e ha un forte valore simbolico. Un ottimo giallo per chi ama ed apprezza il genere.