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Fuoco e fiamme
Secondo l'investigatore di Scotland Yard Thomas Lynley il delitto perfetto esiste. Però non è come molti credono quello dove non esistono prove, ma quello dove ne esistono così tante da confondere le idee alla polizia. Insomma l'abilità del criminale non deve stare tanto nel nascondere, quanto nell'indirizzare le indagini su più fronti possibili. E' quello che succede alla morte di un noto giocatore di cricket soffocato dal monossido di carbonio prodotto dalla combustione di una poltrona. In realtà gli investigatori si accorgono subito che si tratta di un assassinio, ma da parte di chi? E si tratta di un maldestro tentativo di inscenare un suicidio, di una scena abilmente studiata per incastrare qualcuno o di altro^. E poi, siamo sicuri che la vittima sia quella giusta^. Sono talmente tante le domande e altrettante le risposte che questa volta Lynley arriva a confidare alla sua campagna di lavoro Barbara Havers di essere vicino al suo primo fallimento .
Ancora una volta la signora George è riuscita a confezionare un romanzo , che nonostante la lunghezza invoglia i lettore a divorarlo con voracità. Gli investigatori sono già noti: il lord inglese elegante, colto e raffinato e la donna poliziotto stropicciata, sboccata e priva di tatto. una coppia che senza l'abilità della scrittrice avrebbe potuto diventare un macchietta. In realtà la coppia è credibile, ben amalgamata e capace di offrire anche momenti di divertimento. Le incursioni nella loro vita privata sono misurate e discrete, ma sufficiente a rendere questi personaggi ormai diventati familiari più umani.
Bella e allo stesso tempo tragica la trama con tutta la varia umanità che come sempre viene toccata dalle indagini. Fino alla ultime pagine le ipotesi su chi sia il killer si sprecano. Noi siamo in possesso di tutte le informazioni che ha Scotland Yard e siamo lasciati liberi di farci la nostra opinione. Solo alla fine avremo la conferma o la smentita delle nostre ipotesi.