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Il codice Da Vinci
 
Il codice Da Vinci 2017-12-25 16:22:25 PaparattoC
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
PaparattoC Opinione inserita da PaparattoC    25 Dicembre, 2017
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Un banco di prova per la fede ?

Dopo diverso tempo dall'acquisto,decido finalmente di rispolverare il fenomeno editoriale di cui tanto ho sentito parlare: una lettura soddisfacente.
Ovviamente trattasi pur sempre di un romanzo, quindi come tale andrà considerato, si tratta comunque di una ricostruzione dell'autore, non del libro della verità.
Ciò che si può rilevare dalla lettura del racconto è come il thriller passi in secondo piano, poichè sono altre le vicende che rendono interessante lo scritto; questo rende il romanzo, un thriller diverso dai tanti.

Jacques Saunière, curatore della grande galleria del Louvre, viene brutalmente ferito da una figura misteriosa, che poco dopo fugge. In fin di vita Sauniere predispone un messaggio in codice rivolto all'agente Sophie Neveu e all'ormai noto Professor Langdon. Inizia così un viaggio nel passato, alla ricerca di un tesoro di inestimabile valore su cui aleggia un mistero millenario: il GRAAL, oggetto misterioso su cui ancora oggi il genere umano si interroga e la cui entità non sembra essere così scontata come sembra.
Devo dire che l'interesse del lettore si concentra prevalentemente sulle vicende "esistenziali" alla base della storia: poco importa dell'omicidio di Saunière, più interessanti risultano, invece, gli aspetti divini e storici che aprono un ampio spazio di riflessione e pongono diversi interrogativi.
.Ribadisco non si tratta di verità assoluta, peraltro l'autore non intende arrogarsi tale monopolio (almeno credo), ma può essere una lettura utile e un valido spunto di riflessione per il lettore che potrà porsi degli interrogativi sulla vita di Gesù Cristo, che poi si tratti di una ricostruzione da prendere con le pinze (completamente falsa per alcuni) è altro discorso, ma non più di tante altre.
Leggendo il romanzo, aldilà della finzione narrativa mi sono posto spontaneamente delle domande:

- potrebbe essere che Gesù fosse più uomo di quanto si pensi, l'autore evidenzia la prevalenza dei profili umani del Cristo ?
- potrebbe essere che Gesù fosse sposato con Maria Maddalena e avesse avuto dei figli, da cui è derivata una discendenza ancora oggi presente? Peraltro non vedo nulla di male in un ipotetico matrimonio di Gesù;
- potrebbe essere,inoltre, che fosse la stessa Maddalena ad essere incaricata di fondare la Chiesa e non San Pietro, che vi fosse quindi un femminismo sacro soffocato alle origini ?

Ovviamente non abbiamo delle risposte certe a queste domande, e queste non potranno sicuramente provenire dalla lettura del romanzo, ciò non toglie che si possano configurare tali interrogativi utili ad allenare lo spirito critico di ogni lettore, a far si che ciascuno di esso metta in discussione le proprie idee, mutandole o rafforzandole senza paura di far vacillare la propria fede, che, se forte, non subirà alcun pregiudizio.
Insomma,da cattolico dico: siamo sicuri che la ricostruzione che conosciamo - per chi la conosce - sia quella vera, possiamo dire con certezza che la Chiesa sia detentrice della verità e non abbia invece trasmesso ciò che voleva trasmettere o ricostruire?
La verità è che la fede è qualcosa di irrazionale, non può trovare fondamenti logici e probabilmente deve essere così, questo però non significa non poter non entrare in contatto con altre ricostruzioni a cui si è liberi di non credere, ma che possono rappresentare altrettante valide alternative; del resto, lo sappiamo bene, il cristianesimo ha avuto un'espansione pluridirezionale, ma chi può dire "razionalemente" quale di queste sia la giusta ricostruzione?
Nessuno può dirlo, ciascuno deve professare la propria di fede, nella sua irrazionalità: ciascuno ha il propio credo, le proprie ricostruzioni, i propri convincimenti, "le proprie verità "ed è giusto così, ciò però non significa avere i paraocchi e rifiutare, anche solo di ascoltare, qualsiasi altra interpretazione.
Concludo, quindi, ricordando che è solo un Thiller (in sè nemmeno molto interessante), ma la tematica che tocca lascia spazio a diversi interrogativi, a cui l'uomo non potrà mai rispondere.

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Dan Brawn
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