Dettagli Recensione
Sopravvalutato
Come molti romanzi gialli anche questo inizia con un episodio inquietante, che suscita subito curiosità nel lettore, e la cui matassa si andrà sbrogliando pian piano, in un'alternanza di storie presenti e passate.
Il gioco stilistico è interessante, e la scrittura è fluida e scorrevole. Il libro di 600 pagine non risulta per nulla pesante o particolarmente noioso in nessun momento.
La storia parte dal ritrovamento del corpo di una bambina da parte di un pescatore del piccolo paesino di Fjällbacka, nella fredda Svezia.
Indagheranno Patrick ed i suoi colleghi e pian piano scopriranno come molti dei lori concittadini hanno qualcosa da nascondere dietro l'apparenza ingannevole delle lore vite tranquille.
Ci sono Patrick e la moglie; la sorella di lei; i coniugi Erika e Niclas, genitori della bambina trovata annegata ; la madre ed il patrigno di Erika (con i quali attualmente vivono); i loro sgorbutici vicini di casa ed il loro figlio, affetto da un patologia rara ; infine Agnes, vissuta molti anni prima in quello stesso paesino e con una storia particolarmente tormentata.
Tutti i personaggi sono tutti ben caratterizzati e concorrono ad infittire sempre più la trama di un'indagine che prende una piega terrificante. Si scopre infatti che la bambina non è annegata, ma è stata vittima di un omicidio.
Chi può essere così crudele da uccidere una creatura innocente? Quale può essere la motivazione che spinge ad un gesto così estremo e malvagio?
Le risposte chiaramente arrivano.
Arrivano alla fine del libro, e, personalmente, non sono per nulla soddisfacenti, per non dire banali !
Un finale scritto troppo in fretta, che ci svela in maniera distratta e sbrigativa, ciò di cui può essere capace un animo arido d'amore, e che non rende giustizia ad una storia così ben articolata.
Dopo 600 pagine si ha la sensazione di avere un po' sprecato il tempo.
Avevo sentito parlare molto bene di quest'autrice ed in particolar modo di questo suo romanzo, considerato uno dei migliori.
Per quanto la lettura sia scorrevole,quella della Läckberg non è una scrittura magistrale, e la storia in sé non ha un finale degno da poterlo salvare.
Probabilmente le aspettative erano troppo alte rispetto una lettura che ho trovato piacevole ma banale. Peccato. Ma ogni lettore ha le sue esigenze...