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ORIGIN...ALE!!!
"Da dove veniamo?" e "Dove andiamo?": queste sono le due domande amletiche che si pongono da anni scienziati e religiosi di tutto il mondo. L'eterno conflitto tra "Creazionisti" e "Evoluzionisti".
"Cosa vogliamo?" e "Cosa ci aspettiamo?" sono invece le domande che tutti i lettori dovrebbero porsi ogniqualvolta decidono di comprare un libro nuovo.
Ed è da queste due domande che bisogna partire per capire che tipo di libro è l'ultima fatica di Dan Brown.
Tralasciando la prima (se cerchiamo in Dan Brown un libro alla Lee Child, allora vuol dire che non ci abbiamo capito granché di letteratura...), mi occuperei direttamente della seconda domanda.
Nel momento in cui decido di leggere un libro di Dan Brown (li ho letti tutti), decido di immergermi nei suoi contenuti, e non nella sua forma; decido di lasciarmi prendere dalle idee dell'autore, dalle sue spiegazioni, dalle sue teorie su un determinato argomento, abilmente introdotti all'interno di un storia romanzata. Ne Il Codice da Vinci, discuteva sulla veridicità della Bibbia; in Angeli e Demoni (il migliore per contenuti e forma) sull'eterna lotta tra scienza e religione; in Inferno, sulla sovrapopolazione mondiale.
E' vero, in questo capitolo della sua vita, il Professore Robert Langdon non ha un ruolo chiave per la risoluzione della storia, non si deve sforzare parecchio a decifrare codici e simboli (e non che non lo faccia): smette i panni del tuttologo, e indossa quelli dell'amico, rendendosi più umano e meno saccente. In questo libro, Dan Brown utilizza il Prof. come vettore, come navicella spaziale che naviga attraverso le diverse nozioni, e ci accompagna fino alla fine facendo affidamento alla sua memoria, più che alle sue conoscenze.
Ma andiamo per gradi.
STILE: immutato, in confronto agli altri libri dell'autore, e quindi sempre vincente. La vicenda si svolge, come sempre, nell'arco di un'unica notte: un lasso di tempo piuttosto breve, per tutto ciò che viene descritto. Eppure i dialoghi incalzanti e il susseguirsi degli avvenimenti, giustificano e fanno scivolare facilmente le oltre 500 pagine. Inoltre, a questo giro, non si perde in inutili descrizioni, come invece era avvenuto in Inferno.
CONTENUTO: Come sempre alto e mai banale. Come detto, in questa circostanza si è voluto confrontare con le origini del mondo e della vita, sviluppando teorie interessanti di scienziati del passato. Inutile dire che la voglia di documentarti su ciò che scrive è tanta e ti riempie di nuove nozioni ogni volta.
PIACEVOLEZZA: Va da sé che, con queste basi e con le mie aspettative, il libro è davvero piacevole. Sa un pò di Supercar, in effetti, ma pur rischiando di sforare alcuni limiti non rischia mai di diventare un libro fantascientifico, o futuristico.
Perciò, credo che con questo volume, Dan Brown si sia ripreso alla grande dopo l'ultimo noioso capitolo della storia di Robert Langdon.