Dettagli Recensione
Molto colore, poca adrenalina...
Copertina a parte (molto bella), DUMA KEY è un romanzo particolare, che alla fine di horror, suspence e tensione ha molto poco. La storia che molto lentamente introduce alla fitta trama del racconto è angosciosa e triste, di sicuro riecheggia e richiama ovviamente ampliandolo di molto l'incidente che lo stesso King ha avuto, per certi versi mi ricorda Insomnia, non so il perchè!
Punto di forza di questo romanzo è la creatività pittorica incontrollata che gradualmente si manifesterà nel protagonista Edgar, creatività dettata (e fatta vedere da King) dal sublime, etimologicamente lo dice la parola stessa= sub limen che letteralmente "andare oltre la soglia". Le vicissitudini successive assumeranno dei contorni misteriosi, sufficentemente interessanti, fino a diventare sempre più drammatici.
A mio avviso, molte parti del racconto, soprattutto nella sua fase iniziale, come tante descrizioni paesagistiche o di stati emozionali interiori, potevano essere omesse per snellire la trama ed il suo andamento.
La parte finale acquista un po' più di interesse ed i misteri vengono svelati a ritroso nel tempo, ma sacrificando la tensione tipica dei suoi libri. In conclusione Duma Key, è un bel romanzo, forse più che romanzo è un bel quadro, ma carente di adrenalina, tensione. Consigliato solo a chi piace il "Paranormal romance".
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