Dettagli Recensione
Mille domande a fine lettura
All’interno di un albergo molto grande e rinomato, poco prima della cerimonia d’inaugurazione, mentre tutti i membri dello staff si preparano all’evento, due individui mascherati si aggirano per l’hotel uccidendo, uno ad uno, tutti i presenti. Chi sono questi due? Perché vanno seminando il panico? Questo non si sa. Tuttavia l’albergo è munito di centinaia di telecamere che riprendono tutto, compreso il comportamento dei due uomini mascherati. Dietro le telecamere c’è qualcuno che li osserva, ma senza agire. Perché? Spetta ora ai superstiti fermare questi due killer assetati di sangue.
Esordio per la scrittrice americana, che con questo libro ha fatto un buon lavoro, riuscendo a mescolare, in poco più di 200 pagine, suspance, mistero, drammaticità, ma anche sentimentalità, poiché nel corso della storia si sviluppa anche una storia d’amore. Una nota dolce in una sinfonia di assassinio e spionaggio.
Un racconto che merita di essere letto; non è il classico libro giallo in cui arrivati alla fine si scopre chi è l’assassino, nonostante nel corso del racconto si faccia spesso riferimento alla reale identità dei due killer misteriosi. Lo stile del libro è scorrevole ma in alcuni punti diventa dispersivo. In linea generale è una storia a cui bisogna prestare particolare attenzione mentre la si legge, per evitare di perdersi elementi fondamentali. Nulla da dire riguardo la trama: semplice ma d’effetto. Il finale poi, inaspettato, potrebbe lasciare il lettore deluso, con mille domande che gli aleggiano nella testa, ma che potrebbero essere chiarite in un ipotetico sequel.
Libro che consiglio, perché in definitiva è una bella lettura da affrontare, impegnativa ma piacevole, e lo considero il trampolino di lancio per Gina Wohlsdorf, scrittrice emergente, che spero nel prossimo libro possa offrirci ancora di più.