Dettagli Recensione
Idea interessante ma mal sviluppata
Trovo il romanzo troppo lungo. La psicologia dei personaggi è troppo spesso preponderante sulla trama rendendo il racconto pesante, a volte inutile. L’intreccio delle due indagini, una sul presente e l’altra sul passato, è un’idea interessante ma l’indagine sul passato rimane marginale e si sviluppa più che altro nel dramma psicologico del protagonista la cui mente ha cancellato quel pezzo di passato ondeggiando fra il riemergere e lo scomparire di ricordi a volte vividi e nostalgici ma comunque non determinanti. Il risultato è che questo continuo vagare nella continua ricerca di se stesso e nella paura di ritrovarsi finisce per rompere quel filo che unisce le due indagini e che avrebbe reso il romanzo interessante fino alla fine. E infatti da un certo punto in poi tutta la suspense di questo parallelismo sparisce e il romanzo rimane monco. Ne va avanti solo una metà mentre l’altra viene abbandonata e mai più ripresa. Al punto che non si saprà mai che cosa è accaduto ai due bambini scomparsi. Questo mistero avrebbe potuto avere un senso e inserirsi in un finale senza soluzione ma solo se ci fosse stato un filo conduttore che l’avesse reso presente nel racconto fino alla fine e non solo nel continuo e astratto vagare della mente del protagonista.