Dettagli Recensione
Mediocre
Devo dire che faccio fatica a capire e condividere l'entusiasmo per questo giovane scrittore. Nella verità sul caso Harry Quebert almeno la storia aveva un suo interesse, qui francamente anche quella latita.
Joel Dicker ha pochissimo stile o, se vogliamo, uno stile anonimo di scrittura. Non ha picchi, non ha un suo linguaggio, non ha, ecco, stile. Il suo continuo accennare alla "Tragedia", sin dalle primissime pagine, è irritante, ti preannuncia qualcosa che sai che accadrà, intorno a cui tutto ruota per pagine e pagine. Ma la Tragedia incombe, viene ricordata continuamente e senza ragione. La lettura è piacevole e scorrevole, malgrado tutto, priva di intoppi che non siano magari un po' di noia e di ripetitività.
La storia è poco interessante e, a ben vedere, molto banale. La parte ricca della famiglia, perfetta, di successo e felice, con due figli meravigliosi, affiatati, avviati al successo, si rivela tutt'altro mentre il riscatto della famiglia "povera" arriverà pian piano e trionferà. Tutto molto già letto, in certi momenti molto telenovela.