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L'uomo che inseguiva la sua ombra. Millennium 5
 
L'uomo che inseguiva la sua ombra. Millennium 5 2017-09-15 14:45:44 ornella donna
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    15 Settembre, 2017
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Un nuovo capitolo della saga Millennium

"A quasi due anni precisi di distanza dal precedente capitolo Marsilio pubblica L’uomo che inseguiva la sua ombra, quinto volume della serie Millennium, portata alla fama dall’indimenticabile Stieg Larsson quindi proseguita da David Lagercrantz.
Il libro può essere considerata come una sorta di prova del nove per l’autore: il suo precedente Quello che non uccide, non era riuscito a convincere completamente i fan della serie. Fra i motivi principali una notevole differenza di stile rispetto al compianto maestra svedese, ma anche un certo distacco rispetto ai temi sociali che, a prescindere dalla trama della trilogia iniziale avevano reso così particolari i romanzi di Larsson. Non che manchi di mestiere: è un solido professionista, ma non è riuscito per ora a dare personalità alla sua opera e il precedente volume mancava di identità precisa, avrebbe potuto essere ambientato più o meno in qualsiasi Paese occidentale, impiegando personaggi generici. Ma forse in quest’ultima sua fatica le cose sono destinate a cambiare, complice una maggiore attenzione nei confronti dei due perni imprescindibili di Millennium: Mikael Blomkvist e, ancor di più, Lisbeth Salander. E’ proprio intorno a Lisbeth che ruota questo libro: la giovane hacker è attualmente in prigione e gran parte del suo passato le rimane ancora oscuro. Ma pian piano i tasselli del puzzle si aggiungeranno e andranno a formare un quadro più preciso nella memoria della ragazza, che avrà a sua disposizione più mezzi per indagare nella sua storia personale.
Infatti dopo che Lisbeth ha aiutato Mikael a trovare lo scoop del decennio e restituito alla rivista Millenium una certa rilevanza presso il pubblico, dopo aver salvato la vita ad un bambino e portato alla luce un intrigo criminale internazionale, la ragazza si trova nel carcere di massima sicurezza di Floderga. Qui non passa certo inosservata, la sua fama la procede, ma riesce a farsi rispettare anche dalla temibile detenuta Benito, che ha il controllo dell’intero istituto correttivo, grazie alle armi del terrore e della corruzione. Lisbeth in fondo vuole solo essere lasciata stare, vuole seguire i suoi studi specialistici. La svolta decisiva avviene però quando Holger Palmgreen, tutore che le era stato assegnato all’epoca in cui era considerata una psicopatica, giunge nel carcere per una visita apparentemente innocua. Una cosa però la disturba: il racconto di una visita da parte di una donna chiamata Maj-Britt Torrell che ha consegnato delle carte interessanti all’anziano tutore. Segni particolari della donna: un drago tatuato sul collo. Un particolare che ricorda a Lisbeth il Registro per lo studio della genetica e dell’ambiente di Uppsala. Un particolare che la spinge ad indagare nel suo torbido ed oscuro passato. Naturalmente con l’aiuto di Mikael.
Lo stile di David Lagercrantz non si discosta molto da quello adottato dal creatore della trilogia originale Millenium, Stieg Larsson, scomparso nel 2004. La narrazione si mantiene sempre vivida e tesa, le pagine si leggono con curiosità ed apprensione l’una dopo l’altra, e le vicende proseguono la storyline originale, con colpi di scena e rivelazioni clamorose. Il “passaggio di consegne” è avvenuto senza particolari traumi e i lettori di Larrsson non potranno rimanere delusi da questo nuovo capitolo della saga. "

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