Dettagli Recensione
Racconti
Brevi viaggi inquietanti fra paranormale e fantascienza.
Misteri che instillano palpitazioni e sgomento seminando interrogativi.
La mancanza di soluzione logica e di un epilogo definitivo lascia il lettore frustrato e in preda a deduzioni spingendolo a visioni macabre; egli attende speranzoso il lieto fine, ma il cattivo presentimento già urla vittoria.
Si individuano tra le pagine impronte di colpa e umana ed in generale spicca la piccolezza dell’essere umano.
Una penna elegante e raffinata, traccia scenari dai toni sfumati. L’autrice merita per stile e contenuto un posto d’onore accanto ad Arthur Conan Doyle ed Edgar Allan Poe. L’entrata in scena non è fragorosa (spari, esplosioni, urla, sirene, volgarità sono banditi) è più una narrazione in punta di piedi.
Concludendo, una lettura consigliata.
“Gli occhi fermi in quella faccia gonfia mi fissavano ma erano anche i miei, tali e quali li avrei visti in brevi riflessi in uno specchio. Parevano contenere nella loro profondità tutta la conoscenza e tutta la disperazione.”